mercoledì 7 maggio 2008

Testimonianza di Massimiliano

Quelli che avevano preparato tutto in ogni minimo particolare; quelli che avevano rinunciato a qualche svago per contenere le spese di un trasporto; quelli che erano stati chiamati ad unirsi ad una giornata di solidarietà ed a quella chiamata avevano risposto...Quelli che volevano assistere al tradizionale concerto del 1° maggio a Roma, quelli che a Roma volevano e/o dovevano andarci per mille altri motivi; come quelli che a Roma magari nemmeno ci dovevano arrivare, convinti che di lì a poco sarebbero arrivati nelle varie Formia, Latina e tutte le altre fermate presenti tra Aversa e Roma Termini. E che dire di quelli che addirittura sarebbero dovuti andare oltre la capitale?!? Come il ragazzo con la maglia viola di Toni che andava (o almeno questa era la sua intenzione) a Firenze a godersi una semifinale di Coppa Uefa, ovviamente già munito di biglietto... Nei suoi panni il mio autocontrollo non so se sarebbe bastato!Eh già, munito di biglietto; un inutile biglietto, perchè come i migliaia di biglietti delle FS che erano in mano ai passeggeri vari di quel maledetto treno, il loro viaggio è finito ad Aversa!Quanto segue è come si è svolto il mio primo maggio, in compagnia di tanti altri malcapitati.-Piazza Garibaldi, Napoli.Radunato il mio gruppo di amici ed effettuato l'acquisto del biglietto (10,50 euro), alla luce del ritardo evidenziato dal tabellone delle partenze di 95 minuti, decidevamo di prendere il regionale delle 12.30 invece di quello delle 11.20. Vidimiamo i biglietti e saliamo sul treno. Tale regionale che sarebbe dovuto partire alle 12.30 da Piazza Garibaldi, Napoli, veniva sottoposto a controllo dei titoli di viaggio dei passeggeri da parte del personale FS alle ore 12.32, i quali terminavano il controllo pochi minuti dopo, fermandosi appena alla seconda carrozza. Alla domanda sulla possibilità di un eventuale rimborso per ritardo, uno dei controllori mi rispondeva che non era possibile nel caso di un treno regionale (...). Coloro che erano scesi dal treno perchè sprovvisti di biglietto intanto procedevano al suo acquisto, con alcuni che ne facevano chi per Aversa, chi per Formia... Così abbiamo trascorso le prime 2 ore di attesa mentre il personale di riferimento delle FS, al quale chiedere eventualmente "lumi", si riduceva drasticamente; una sola dipendente alla fine rimaneva nei dintorni, in continuo contatto telefonico, a quanto pare (sue parole), con Roma (FS). Questo quanto ha saputo dirmi:1. stiamo aspettando che da Roma ci facciano sapere se il treno debba partire, così com'è, con a bordo viaggiatori "regolari" e non;2. stiamo prendendo in considerazione la possibilità di staccare parte dei vagoni, facendo partire solo la "testa" del treno, nella quale dovrebbero trovarsi solo viaggiatori "in regola" col titolo di viaggio.Col passare del tempo la situazione non fa altro che diventare più confusa, poi verso le 14 ci giunge voce di un altro treno diretto a Roma: pare debba partire alle 14.30 dal binario 8 e che ci sia un cordone di poliziotti all'ingresso della passerella d'accesso al treno. Così, speranzosi, ci spostiamo dal binario 15 al binario 8, trovando conferma in quanto su scritto: la polizia filtra accuratamente l'accesso al treno, facendo passare i soli provvisti di biglietto. Sul treno erano già presenti diversi passeggeri, molti dei quali lì per motivazioni chiaramente diverse dalla nostra. Dalle 14.30, la partenza si sposta alle 15.15 ca., con la totalità dei passeggeri muniti di biglietto (con destinazione variabile). Il treno è a 2 piani, munito d'impianto di condizionamento che alla partenza entra in funzione, liberandoci dal timore di rimanere lungo tutto il viaggio nell'impossibilità di aprire molti dei finestrini bloccati.-Aversa.Dopo ca. 15 minuti raggiungiamo la stazione di Aversa. Si aprono le porte, si spegne il condizionamento, salgono i controllori.La scena sembra essere la copia di quella avvenuta a Napoli: primi 2 vagoni "controllati", gente che scende, controllori che scompaiono e di nuovo tutti sul treno: solo tempo perso! Inizia a crearsi la preoccupazione che anche i tempi siano quelli di Napoli, al ché ci si chiede se facendo questo ad ogni stazione si riesca ad arrivare almeno in serata a Roma... Preoccupazione inutile: non siamo più ripartiti da Aversa!Il nostro era l'unico treno presente alla stazione, gli unici altri mezzi di trasporto presenti erano 2 volanti della polizia, una sulla passerella all'altezza della coda del treno e l'altra vicino il centro di controllo della stazione, zona più interna, altezza testa del treno; nelle 2 locazioni indicate c'erano rispettivamente ca. 4-5 e 6-7 poliziotti, in tenuta ordinaria. Nella prima ora d'attesa, chi ne aveva la possibilità scendeva dal treno per scampare al caldo ed eventualmente trovare qualcuno in grado di poter dare informazioni utili. Chi cercava eventuali strutture di ristorazione e/o servizi igienici interni alla stazione trovava solo un piccolo bar mal fornito e dai prezzi per niente economici ed una toilette in pessime condizioni e, manco a dirlo, a pagamento (50 centesimi). Dopo ca. un'ora e mezza di confusione, il personale FS, accompagnato dall'annuncio ufficiale degli altoparlanti in stazione, ci invita a salire sul treno, prossimo alla partenza: comincia il "sali e scendi"! Da quel momento in poi, nella stessa modalità, i passeggeri venivano informati della partenza imminente del treno ad intervalli regolari di ca. 40 minuti, col risultato che molte persone iniziavano a spazientirsi, visto che intanto informazioni sul motivo di tale disagio non ne pervenivano, né sullo stop prolungato del nostro treno né sull'inattività del resto della stazione. Eh sì, perchè l'intera stazione di Aversa sembrava essere "morta"! Le prime "news" riportate da un addetto Fs, che appariva in realtà anch'egli spaesato quanto noi, erano prima di un'attesa di ordini da Roma (FS), poi ha cambiato versione dicendo che si stava aspettando di "regolarizzare" il treno (sempre la questione biglietti), infine ha avuto la faccia tosta di dirci che l'unico motivo per il quale non si partiva era che i binari erano stati occupati da alcuni passeggeri del treno, cosa al quanto assurda perché ai primi annunci “falsati” di partenza la gente, che ancora ci credeva, risaliva immediatamente sul treno. Di tutto questo, a quanto pare, la polizia era ignara. Verso le 17.30 la gente iniziava a pensare e ad informarsi sulla eventuale possibilità di ritornare a Napoli con mezzi alternativi; purtroppo io stesso apprendo dai gestori del bar della stazione che il servizio esterno di pullman ultimava le corse alle 14.00. A questo punto un po' di gente si addensava intorno al centro di controllo (per chiarezza, dove veniva coordinato il traffico ferroviario) della stazione che sembrava essere l'unico luogo dal quale sarebbero potute uscire delle notizie. All'interno della piccola struttura si era intanto riunito tutto il personale FS in compagnia di 2 dei poliziotti in quella zona, mentre gli altri controllavano rispettivamente i 2 accessi, senza però impedire a poche persone di potervi accedere per colloquiare. Ai molti giovani che cercavano chiarimenti, sia ai dipendenti FS sia ai poliziotti, si alternavano famiglie, stranieri, anziani, padri con figli. Proprio uno di questi ultimi, irretito dalla negligenza (se non ignoranza) delle suddette autorità, inscenava una vistosa protesta dimenandosi sul pavimento della struttura: tale comportamento manifestava ciò che da disagio mutava in disperazione, dettato soprattutto dall’assoluta mancanza d’informazione, in ore di attesa, sul perché fossimo stati sequestrati ad Aversa, sul perché l’intera stazione fosse bloccata e perché, qualora realmente ci fossero stati problemi di ordine pubblico a Roma (tra le tante cose ipotizzate), ci avessero fatto partire da Napoli per poi bloccarci lì; ed in tutto questo, la presa in giro del “sali e scendi” manteneva una certa puntualità! A testimonianza di ciò riporto i miei tentavi personali di avere informazioni che, ovviamente, hanno fatto un buco nell’acqua: laddove, alla richiesta sulla possibilità di raggiungere Napoli in qualche modo, un poliziotto non mi degnava neanche di risposta, alla richiesta di effettuare una denuncia alle FS un suo collega addirittura si rifiutava. Fatto sta che il “gesto disperato” di quell’uomo di mezz’età, con tanto di figlio piccolo al fianco, non è stato vano… Pochissimi minuti dopo arrivano una dozzina di agenti in tenuta antisommossa a protezione della struttura!Tra la gente apprendo che la prima carrozza del treno è in buona parte occupata da disabili che intanto erano da ore ancora a bordo e probabilmente ci sono rimasti chissà fino a che ora, come anche molti altri; nessun servizio di assistenza è stato messo a disposizione di nessuno dei viaggiatori nella stazione!Sono ca. le 19.00 e qualcuno comincia ad organizzarsi per il ritorno con mezzi propri, contattando amici o parenti mentre altri si domandano dove passeranno la notte. In molti si affollano alla biglietteria per effettuare il rimborso del biglietto… Alcuni non sono riusciti a farlo, altri pare abbiano avuto una sorta di bonus in punti, da usufruire sempre in servizi FS… Chi ha avuto il rimborso ha presentato il titolo di viaggio allegando un proprio documento; il biglietto veniva poi fatto firmare per procedere alla restituzione in denaro del suo valore; alla restituzione del documento veniva allegata una ricevuta di rimborso (ho saputo che non tutti l’hanno avuta)… Sulla ricevuta figura la motivazione del rimborso: occupazione binari! Ragazzi, non so voi, ma a me brucia di che maniera! Grazie ad un “fortunato” (mi viene comunque difficile parlare di fortuna in questo mio primo maggio!) incontro con degli amici che mi hanno dato un passaggio, verso le 21.30 sono riuscito a tornare a casa, dalla quale ero uscito la mattina alle 9.30: quando uno è preciso…!!!Tengo a precisare, appunto, che nelle lunghe ore di questa avventura non ho conosciuto né sono entrato in contatto con alcun attivista di centri sociali! Chiedo scusa per la lunghezza di questo testo ma, oltre ad avere anch’io la necessità di sfogarmi (…), credo riutilizzerò buona parte di questo testo per effettuare la denuncia; pensateci anche voi. Ringrazio Adriano e lo staff del blog che si è subito adoperato per mettere a disposizione di tutti un modo per farci sentire; non disperdetevi, non dimenticate, non rinunciate alla giustizia che vi spetta!

Massimiliano.



Ringraziamo Massimiliano per la testimonianza,
lo Staff

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