venerdì 23 maggio 2008

Parte l'azione legale!

Cari amici,
Mercoledì 21 Maggio si è svolto l'incontro con il Codacons, in seguito al quale abbiamo delineato le possibili azioni legali da esperire contro le Ferrovie dello Stato.
Questo è quanto emerso.

Un primo passo da fare è mettere in mora la compagnia, ossia pretendere, sulla base degli articoli del codice civile violati e sulle incontestabili vessazioni subite ad Aversa, che ci venga corrisposto un risarcimento per i danni subiti (un punto chiave, ad esempio, è quello del sequestro "in fatto" che purtroppo tutti abbiamo conosciuto).
La messa in mora, dunque, durerà fino ad una data determinata, allo scadere della quale, se Trenitalia rifiuterà (perseverando nella quantomai assurda politica del "muro contro muro" verso noi utenti) il risarcimento, dovrà esperirsi il processo giudiziario.
In questo lasso di tempo, inoltre, sarà compito dei nostri legali chiarire se sussistono specifiche infrazioni che attengono al campo penale.
Se così fosse, si renderà necessario (come suggeritoci nella trasmissione 'Mi MAnda Rai 3' dal valentissimo avvocato Anna Bartolini) un esposto alla Procura della Repubblica.

Dettagli della prima azione da esperire.
per potere mettere in mora le Ferrovie è necessario che ognuno di noi partecipi in questa modalità:

-mettere la propria firma;
-versare 10 euro (N.B.: questa è la quota ridotta, e la riduzione è generata dal fatto che siamo in tanti; la norma prevede infatti, per l'iscrizione al Codacons, una somma di 50 euro circa).

La firma deve essere apposta ad un documento che verrà poi rilasciato; i documenti sono custoditi nella sede del Codacons al Corso Umberto I, Napoli, numero 191.
E' possibile firmare dal Lunedi al Venerdi, dalle ore 10-12 e dalle ore 16-19, tranne il Lunedi e Mercoledi pomeriggio.

Qualora le Ferrovie non acconsentano ai risarcimenti, allora si renderà necessario, come già sottilineato, un processo civile: in questo caso con modalità e costi diversi.
Sottolineiamo che la parte relativa al processo sarà facoltativa, ossia chiunque voglia può aderirvi e, soprattutto, tutti insieme potremo scegliere serenamente e liberamente i legali con i quali continuare questa battaglia (senza costi agiuntivi o penali da pagare qualora decidessimo di cambiare).
Importante: non è necessario il titolo di viaggio.
Questo lo diciamo soprattutto per coloro i quali hanno avuto un mero rimborso del biglietto, peraltro senza ricevuta che lo attesti (chiaramente ipotesi illegale di rimborso); tutti gli utenti, del resto, hanno subito delle chiare illegalità e arbitrari soprusi.


Infine, e come molti sanno, in questa vicenda è oltremodo consigliato rimanere uniti: uniti avremo più forza e visibilità; potremo far valere i nostri diritti in quanto gruppo di cittadini-consumatori che hanno subito un abuso; ammortizzeremo molto i costi di eventuali processi.
Inoltre, appena potete date adesione di partecipazione ad uno qualsiasi dei membri dello staff.


Vi stringiamo affettuosamente tutti, dal primo all'ultimo, anche se i vostri corpi non conoscono sapone o dopobarba e siete isterici per le sessioni d'esame di giugno e luglio ;)

Lo Staff.

venerdì 16 maggio 2008

Noi di 'Primo Maggio' a Mi Manda Rai 3

Continua la nostra battaglia contro le Ferrovie dello Stato.


Siamo riusciti, per il momento, nel fondamentale intento di ribaltare l'informazione palesemente falsa e tendenziosa fornita da Trenitalia sul suo sito internet e supportata da alcuni giornali.
E' con un certo orgoglio infatti, che venerdi 9 Maggio abbiamo preso parte alla trasmissione Mi Manda Rai 3, condotta dal giornalista Andrea Vianello.
Nella puntata stessa, dunque, abbiamo avuto la possibilità di esprimere la nostra opionione, basata su fatti certi e incontrovertibili (eravamo lì!,) che ci ha permesso di ripristinare e ribadire la nostra civilità e la nostra dignità.
Un ringraziamento enorme va a Chiara Zammitti, della redazione di Mi MAnda Rai 3, che ci ha seguiti e supportati (eravamo davvero tanti) nella costruzione e nella preparazione della diretta con dedizione, pazienza, gentilezza e affetto.
Non è stato facile per noi svolgere una diretta nazionale, ma grazie alla sua fiducia e alla sua eccellente professionalità abbiamo affrontato con gioia e voglia di riscatto questa bella avventura.
E grazie, chiaramente, a tutta la redazione del programma.


Per visionare la diretta, vi rimandiamo al sito www.mimandarai3.rai.it
cliccare su "lost in aversa" e... buona visione!


Lo Staff

mercoledì 7 maggio 2008

Testimonianza di Massimiliano

Quelli che avevano preparato tutto in ogni minimo particolare; quelli che avevano rinunciato a qualche svago per contenere le spese di un trasporto; quelli che erano stati chiamati ad unirsi ad una giornata di solidarietà ed a quella chiamata avevano risposto...Quelli che volevano assistere al tradizionale concerto del 1° maggio a Roma, quelli che a Roma volevano e/o dovevano andarci per mille altri motivi; come quelli che a Roma magari nemmeno ci dovevano arrivare, convinti che di lì a poco sarebbero arrivati nelle varie Formia, Latina e tutte le altre fermate presenti tra Aversa e Roma Termini. E che dire di quelli che addirittura sarebbero dovuti andare oltre la capitale?!? Come il ragazzo con la maglia viola di Toni che andava (o almeno questa era la sua intenzione) a Firenze a godersi una semifinale di Coppa Uefa, ovviamente già munito di biglietto... Nei suoi panni il mio autocontrollo non so se sarebbe bastato!Eh già, munito di biglietto; un inutile biglietto, perchè come i migliaia di biglietti delle FS che erano in mano ai passeggeri vari di quel maledetto treno, il loro viaggio è finito ad Aversa!Quanto segue è come si è svolto il mio primo maggio, in compagnia di tanti altri malcapitati.-Piazza Garibaldi, Napoli.Radunato il mio gruppo di amici ed effettuato l'acquisto del biglietto (10,50 euro), alla luce del ritardo evidenziato dal tabellone delle partenze di 95 minuti, decidevamo di prendere il regionale delle 12.30 invece di quello delle 11.20. Vidimiamo i biglietti e saliamo sul treno. Tale regionale che sarebbe dovuto partire alle 12.30 da Piazza Garibaldi, Napoli, veniva sottoposto a controllo dei titoli di viaggio dei passeggeri da parte del personale FS alle ore 12.32, i quali terminavano il controllo pochi minuti dopo, fermandosi appena alla seconda carrozza. Alla domanda sulla possibilità di un eventuale rimborso per ritardo, uno dei controllori mi rispondeva che non era possibile nel caso di un treno regionale (...). Coloro che erano scesi dal treno perchè sprovvisti di biglietto intanto procedevano al suo acquisto, con alcuni che ne facevano chi per Aversa, chi per Formia... Così abbiamo trascorso le prime 2 ore di attesa mentre il personale di riferimento delle FS, al quale chiedere eventualmente "lumi", si riduceva drasticamente; una sola dipendente alla fine rimaneva nei dintorni, in continuo contatto telefonico, a quanto pare (sue parole), con Roma (FS). Questo quanto ha saputo dirmi:1. stiamo aspettando che da Roma ci facciano sapere se il treno debba partire, così com'è, con a bordo viaggiatori "regolari" e non;2. stiamo prendendo in considerazione la possibilità di staccare parte dei vagoni, facendo partire solo la "testa" del treno, nella quale dovrebbero trovarsi solo viaggiatori "in regola" col titolo di viaggio.Col passare del tempo la situazione non fa altro che diventare più confusa, poi verso le 14 ci giunge voce di un altro treno diretto a Roma: pare debba partire alle 14.30 dal binario 8 e che ci sia un cordone di poliziotti all'ingresso della passerella d'accesso al treno. Così, speranzosi, ci spostiamo dal binario 15 al binario 8, trovando conferma in quanto su scritto: la polizia filtra accuratamente l'accesso al treno, facendo passare i soli provvisti di biglietto. Sul treno erano già presenti diversi passeggeri, molti dei quali lì per motivazioni chiaramente diverse dalla nostra. Dalle 14.30, la partenza si sposta alle 15.15 ca., con la totalità dei passeggeri muniti di biglietto (con destinazione variabile). Il treno è a 2 piani, munito d'impianto di condizionamento che alla partenza entra in funzione, liberandoci dal timore di rimanere lungo tutto il viaggio nell'impossibilità di aprire molti dei finestrini bloccati.-Aversa.Dopo ca. 15 minuti raggiungiamo la stazione di Aversa. Si aprono le porte, si spegne il condizionamento, salgono i controllori.La scena sembra essere la copia di quella avvenuta a Napoli: primi 2 vagoni "controllati", gente che scende, controllori che scompaiono e di nuovo tutti sul treno: solo tempo perso! Inizia a crearsi la preoccupazione che anche i tempi siano quelli di Napoli, al ché ci si chiede se facendo questo ad ogni stazione si riesca ad arrivare almeno in serata a Roma... Preoccupazione inutile: non siamo più ripartiti da Aversa!Il nostro era l'unico treno presente alla stazione, gli unici altri mezzi di trasporto presenti erano 2 volanti della polizia, una sulla passerella all'altezza della coda del treno e l'altra vicino il centro di controllo della stazione, zona più interna, altezza testa del treno; nelle 2 locazioni indicate c'erano rispettivamente ca. 4-5 e 6-7 poliziotti, in tenuta ordinaria. Nella prima ora d'attesa, chi ne aveva la possibilità scendeva dal treno per scampare al caldo ed eventualmente trovare qualcuno in grado di poter dare informazioni utili. Chi cercava eventuali strutture di ristorazione e/o servizi igienici interni alla stazione trovava solo un piccolo bar mal fornito e dai prezzi per niente economici ed una toilette in pessime condizioni e, manco a dirlo, a pagamento (50 centesimi). Dopo ca. un'ora e mezza di confusione, il personale FS, accompagnato dall'annuncio ufficiale degli altoparlanti in stazione, ci invita a salire sul treno, prossimo alla partenza: comincia il "sali e scendi"! Da quel momento in poi, nella stessa modalità, i passeggeri venivano informati della partenza imminente del treno ad intervalli regolari di ca. 40 minuti, col risultato che molte persone iniziavano a spazientirsi, visto che intanto informazioni sul motivo di tale disagio non ne pervenivano, né sullo stop prolungato del nostro treno né sull'inattività del resto della stazione. Eh sì, perchè l'intera stazione di Aversa sembrava essere "morta"! Le prime "news" riportate da un addetto Fs, che appariva in realtà anch'egli spaesato quanto noi, erano prima di un'attesa di ordini da Roma (FS), poi ha cambiato versione dicendo che si stava aspettando di "regolarizzare" il treno (sempre la questione biglietti), infine ha avuto la faccia tosta di dirci che l'unico motivo per il quale non si partiva era che i binari erano stati occupati da alcuni passeggeri del treno, cosa al quanto assurda perché ai primi annunci “falsati” di partenza la gente, che ancora ci credeva, risaliva immediatamente sul treno. Di tutto questo, a quanto pare, la polizia era ignara. Verso le 17.30 la gente iniziava a pensare e ad informarsi sulla eventuale possibilità di ritornare a Napoli con mezzi alternativi; purtroppo io stesso apprendo dai gestori del bar della stazione che il servizio esterno di pullman ultimava le corse alle 14.00. A questo punto un po' di gente si addensava intorno al centro di controllo (per chiarezza, dove veniva coordinato il traffico ferroviario) della stazione che sembrava essere l'unico luogo dal quale sarebbero potute uscire delle notizie. All'interno della piccola struttura si era intanto riunito tutto il personale FS in compagnia di 2 dei poliziotti in quella zona, mentre gli altri controllavano rispettivamente i 2 accessi, senza però impedire a poche persone di potervi accedere per colloquiare. Ai molti giovani che cercavano chiarimenti, sia ai dipendenti FS sia ai poliziotti, si alternavano famiglie, stranieri, anziani, padri con figli. Proprio uno di questi ultimi, irretito dalla negligenza (se non ignoranza) delle suddette autorità, inscenava una vistosa protesta dimenandosi sul pavimento della struttura: tale comportamento manifestava ciò che da disagio mutava in disperazione, dettato soprattutto dall’assoluta mancanza d’informazione, in ore di attesa, sul perché fossimo stati sequestrati ad Aversa, sul perché l’intera stazione fosse bloccata e perché, qualora realmente ci fossero stati problemi di ordine pubblico a Roma (tra le tante cose ipotizzate), ci avessero fatto partire da Napoli per poi bloccarci lì; ed in tutto questo, la presa in giro del “sali e scendi” manteneva una certa puntualità! A testimonianza di ciò riporto i miei tentavi personali di avere informazioni che, ovviamente, hanno fatto un buco nell’acqua: laddove, alla richiesta sulla possibilità di raggiungere Napoli in qualche modo, un poliziotto non mi degnava neanche di risposta, alla richiesta di effettuare una denuncia alle FS un suo collega addirittura si rifiutava. Fatto sta che il “gesto disperato” di quell’uomo di mezz’età, con tanto di figlio piccolo al fianco, non è stato vano… Pochissimi minuti dopo arrivano una dozzina di agenti in tenuta antisommossa a protezione della struttura!Tra la gente apprendo che la prima carrozza del treno è in buona parte occupata da disabili che intanto erano da ore ancora a bordo e probabilmente ci sono rimasti chissà fino a che ora, come anche molti altri; nessun servizio di assistenza è stato messo a disposizione di nessuno dei viaggiatori nella stazione!Sono ca. le 19.00 e qualcuno comincia ad organizzarsi per il ritorno con mezzi propri, contattando amici o parenti mentre altri si domandano dove passeranno la notte. In molti si affollano alla biglietteria per effettuare il rimborso del biglietto… Alcuni non sono riusciti a farlo, altri pare abbiano avuto una sorta di bonus in punti, da usufruire sempre in servizi FS… Chi ha avuto il rimborso ha presentato il titolo di viaggio allegando un proprio documento; il biglietto veniva poi fatto firmare per procedere alla restituzione in denaro del suo valore; alla restituzione del documento veniva allegata una ricevuta di rimborso (ho saputo che non tutti l’hanno avuta)… Sulla ricevuta figura la motivazione del rimborso: occupazione binari! Ragazzi, non so voi, ma a me brucia di che maniera! Grazie ad un “fortunato” (mi viene comunque difficile parlare di fortuna in questo mio primo maggio!) incontro con degli amici che mi hanno dato un passaggio, verso le 21.30 sono riuscito a tornare a casa, dalla quale ero uscito la mattina alle 9.30: quando uno è preciso…!!!Tengo a precisare, appunto, che nelle lunghe ore di questa avventura non ho conosciuto né sono entrato in contatto con alcun attivista di centri sociali! Chiedo scusa per la lunghezza di questo testo ma, oltre ad avere anch’io la necessità di sfogarmi (…), credo riutilizzerò buona parte di questo testo per effettuare la denuncia; pensateci anche voi. Ringrazio Adriano e lo staff del blog che si è subito adoperato per mettere a disposizione di tutti un modo per farci sentire; non disperdetevi, non dimenticate, non rinunciate alla giustizia che vi spetta!

Massimiliano.



Ringraziamo Massimiliano per la testimonianza,
lo Staff

martedì 6 maggio 2008

Qualcosa si muove...

Non vi anticipo nulla, ma presto (molto presto) ne vedremo delle belle :D
Accorrete numerosi nel forum, abbiamo bisogno di voi!
E soprattutto dei vostri biglietti e/o denunce e/o rimborsi, spedite il tutto a: primomaggioadaversa@gmail.com

Discussione!

Se vuoi dire la tua:


www.primomaggioadaversa.forumfree.net


Lo Staff

domenica 4 maggio 2008

Testimonianza di Roberta

Non ci sono parole abbastanza cariche di disprezzo per descrivere i sentimenti che provo tuttora per le ferrovie dello stato!
la mia testimonianza è questa: avevo il biglietto, come la stragrande maggioranza delle persone presenti su quel benedetto treno, e sono rimasta in ostaggio di disservizi e incompetenza da mezzogiorno e un quarto alle nove e venti (quando, e sono stata tra i pochi fortunati, sono riuscita a strappare un passaggio per tornare a napoli).
io e i miei amici, tutti in possesso di regolare biglietto per roma, siamo saliti sul treno un quarto d'ora circa prima della partenza prevista.
una decina di minuti dopo, davvero tempestivi, le fs hanno deciso di cominciare i controlli.
ovviamente è scoppiato un casino (lo capivo pure io, e non è che sia proprio il mio mestiere), e il treno è rimasto fermo per circa due ore e mezza in balia degli eventi, senza che nessuno, ma proprio nessuno, si degnasse di intervenire.
addirittura, il poliziotto del 113 chiamato da alcuni miei amici ha sostenuto che fossero presenti almeno 300 colleghi.
tutti in possesso del potere dell'invisibilità probabilmente (ah, la tecnologia!).
poi ci hanno convogliati di fretta e furia ad un altro treno, più piccolo, di quelli ad alta frequentazione, attraverso una sorta di cordone dei carabinieri, ma in un casino talmente assurdo che semplicemente tutti quelli che erano sul primo treno si sono spostati sul secondo, con controllo dei biglietti.
arrivati ad aversa, ci siamo fermati.
e non siamo mai più partiti. ora, per fare napoli-aversa ci vogliono in media una ventina di minuti. il treno è arrivato in stazione, diciamo più o meno alle tre e un quarto.
io sono riuscita ad andare via oltre le nove, ma molti altri hanno dovuto aspettare un fantomatico pullman ed essere pure manganellati (??!). in quelle sette ore, senza mangiare, senza servizi essenziali (l'unico bagno era a pagamento), sotto il sole, ingannati continuamente di poter partire, sono stata trattata come mai nella mia vita.
ho denunciato, e come me i miei amici, le ferrovie dello stato, ma ad una ragazza che c'è andata il giorno dopo la polizia ha "sconsigliato la denuncia"
ma in che stato viviamo???


Ringraziamo Roberta per la testimonianza,
lo Staff

Testimonianza di Viviana

Alle 8:00 del mattino tutta arzilla e pimapante mi sveglio e inizio a prepararmi: ho un appuntamento alle 10:00 alla stazione di Napoli Centrale per andare al concerto a Roma.
Quest'anno è veramente la festa dei lavoratori anche per me. Mi chiamo Viviana Gammaldi, ho 23 anni e una laurea triennale in fisica, ma il modo pessimo con cui è organizzata la laurea specialistica non mi permette assolutamente di rilassarmi.
Passo le giornate all'università, dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 di mattina alle 19:00 di sera, e mattina e sera mi ci vogliono due ore per arrivare da casa all'università e viceversa (non è che abito chisà dove, devo solo fare capodimonte-monte s.angelo, ma un bus specifico non esiste!!)...insomma quest'anno è stato abbastanza stressante e quando ho visto lo spiraglio delle feste del 25 aprile e del 1 maggio mi è sembrato di prendere una boccata d'aria...ma mi sono strozzata!! Non potendo permettermi per motivi di studio e di soldi un fine settimana in un posto qualunque, ho preso la mia decisione: resto a napoli a studiare, ma il 1 maggio vado a Roma!! Beata ignoranza!!
Arrivo alla stazione in anticipo, aspetto i miei amici...

alle 11:20 c'è un regionale che porta a Roma. Ottimo!! ma che....alle 11:00 scopriamo che il regionale ha 1:30 di ritardo...
non ci demoralizziamo...

alle 12:30 parte un altro regionale... i biglietti li abbiamo...aspettiamo...
saliamo sul treno e come noi tantissima altra gente...che fortuna abbiamo anche i posti!!! aspetta aspetta aspetta...aspetta aspetta aspetta...ke succede??...i controllori fanno scendere tutti quelli senza biglietto...bene...noi lo abbiamo...restiamo sul treno....aspetta aspetta aspetta...scesi quelli senza biglietto, ora partirà??...no...si aspetta che le persone facciano il biglietto per far partire il treno....è normale!?!? aspetta aspetta aspetta...le persone tornano con i biglietti...noi avevamo mantenuto i loro posti!!! aspetta aspetta aspetta...ancora niente!!! Iniziano ad arrivare notizie su un altro regionale che dovrebbe partire alle 14:00...che facciamo che non facciamo...stanno controllando i biglietti all'entrata!!! Ottimo...questo sicuro parte!!!
Recuperiamo tutte le nostre cose e passiamo dal binario 8 al 15...c'è una calca di gente e la polizia che controlla...finalmente ci fanno salire!!

alle 15:15 parte il treno, in ritardo. Alle 15:30 arriva alla stazione di Aversa e di lì non è mai più ripartito.

Non so esattamente quanto sono rimasta ad Aversa seduta nel treno al caldo soffocante del vagone con aria condizionata spenta e finestrini che non si aprivano, ma ad un certo punto mi sono resa conto che da lì non saremmo mai più ripartiti.
Sono scesa, si respirava una strana aria di attesa di non si sa cosa...iniziano a girare le notizie...alcune persone hanno fatto il biglietto solo per Aversa...mmm...ma in questi casi non si fanno le multe?? Da quando in qua per pochissime persone senza biglietto si blocca un treno??
Insomma ci ho sperato...ci ho sperato fino alla fine...ci ho sperato ogni volta che ci prendevano in giro annunciando all'altoparlante che il treno era in partenza, mentre a terra di dicevano che stavano aspettando ordini dall'alto...da Roma...e noi stupidi ogni volta correvamo di nuovo sul treno per poi scendere di nuovo. Sui binari non rimaneva nessuno...
Potrei continuare all'infinito parlando dei bagni che straboccavano di pipì, e pentendomi di non averne fatto neanche una foto, del bano della stazione a pagamento e cose del genere, ma mi fermerò qui.

So che questa testimonianza è troppo lunga, ma ancora ho bisogno di sfogare la sensazione di quando ho realizzato di aver buttato una giornata di studio per rimanere ferma alla stazione di Aversa, bloccata in un posto dove non vuoi stare, finquando non ho trovato un passaggio in macchina per tornare a Napoli, in quella giornata che doveva essere anche la MIA FESTA DEI LAVORATORI.

Ringraziamo Viviana per la testimonianza,
lo Staff

Ulteriore ed Importante precisazione

Quello che abbiamo appreso dal Tg3 (tiggì regionale), è a dir poco sconcertante.
Evidentemente suggerita -male- dalle Ferrovie dello Stato, la redazione del "nostro" notiziario ha affermato che il blocco è stato causato dai giovani dei centri sociali che hanno occupato i binari.
Chiaramente, per viaggiare senza biglietto.

FALSO.

Ripartiamo dall'inizio, primaditutto riaffermando la nostra dignità violata.
Ad Aversa, infatti, non c'erano pazzi sovversivi, drogati, ubriaconi, pseudo-terroristi e violenti a vario titolo.
Ad Aversa c'erano gruppi di giovani, studentesse e studenti che hanno subito una lesione gravissima dei loro diritti, che non è tollerabile in un paese civile.
Inoltre, questi giovani hanno dato una prova esemplare di civiltà e rispetto, evidentemente estranea alla compagnia delle Ferrovie dello Stato.
La permanenza delle ormai "famose" dieci ore, infatti, non ha comportato un solo danno per la stazione di Aversa. Neanche un graffio.


Per quanto riguarda il tema biglietti, è forse superfluo dire che questo è l'assurdo e ignobile pretesto utilizzato in modo strumentale, dalle Fs, per non permetterci di arrivare a Roma.
I biglietti infatti sono stati controllati a Napoli, (la stazione precedente) e oltre il 90% di viaggiatori era munito di tagliando.
Lasciarci DIECI e più ore ad Aversa è, comunque, palesemente incostituzionale, e noi vogliamo che i responsabili vengano alla luce e che giustizia sia fatta.
Anche sotto l'aspetto dell'informazione.

Non siamo dei 'volgari capi-popolo', siamo studenti che hanno profonda coscienza e consapevolezza dei propri diritti, e che, come tali, pretendono con forza che siano rispettati.


Lo Staff

Testimonianza di Cristoforo

"SI STA COME DI MAGGIO SUI BINARI LA GENTE"

Primo mattino, giornata soleggiata, calda, di quelle che ti mettono di buon umore, nell'aria la solita puzza di smog e la frenesia ordinata di viaggiatori che come un flusso migratorio volatile trasmigra verso luogi più consoni alle proprie esigenze.
A differenza di molti uccelli, la specie umana incapace di volare, è costretta ad avvalersi dei servizi di trasporto pubblico, niente di sbagliato fin ora, ammesso che il servizio di trasporto pubblico non debba essere garantito dalle Ferrovie dello stato Italiano. Tutti siamo abituati a canonici ritardi, a treni colabrodo, a stazioni diroccate, ma ciò che è successo il primo maggio nelle stazioni di Napoli centrale ed Aversa va oltre ogni immaginazione.
Partiamo dal principio di questa singolare e inaudita vicenda: Napoli, piazza Garibaldi, ore 12:30, regionale per Roma dopo quasi 2 ore di inspiegabile ma non inconsueto ritardo, la ferrovia sopprime questo treno e disloca i viaggiatori in un altro regionale che sarebbe dovuto partire intorno alle 2 e mezza. C'erano ad aspettarci sul marciapiede del binario plotoni di poliziotti in tenuta antisommosa a controllarci il biglietto, e a quel punto non mi era ben chiaro se stavo partendo per un concerto, o per Rebibbia il carcere di roma, ma un ragazzo per giunta napoletano è capace di adattarsi a questo ed altro.
Treno stracolmo, nemmeno una scatola di sardine sarebbe una buona approsimazione per descrivere la disagiatezza di quei momenti, un solo treno per roma il primo maggio da napoli nell'arco di 4 ore (tengo a precisare che napoli compresa la provincia è una città di oltre un milione e mezzo di persone).
Finalmente il treno parte, i sorrisi tornano a stamparsi sulle labbra dei miei colleghi sognatori, ancora ignari del nostro crudele e già scritto destino. Prima fermata Aversa, generlmente un treno sosta 2 minuti per fermanta, le lancette del mio orologio sembrava andassero a rallentatore, ogni secondo scandagliato rimbombava come un macigno che cade per terra, tic tac tic tac, anzia e paura pervasero la mia mente. Dopo 10 minuti di asfissiante attesa, cercando di farmi spazio tra cumuli di carne ossa schiacciati dalle lamiere del treno intravidi con la coda dell occhio poliziotti nella stazione, qualcosa non quadra, che ci fanno dei poliziotti il primo maggio in una stazione deserta nel casertano? Domanda dogmatica.
Luci psichedeliche, mega palcoscenico, rockstar, piazza san giovanni, un milione di persone e i miei occhi colmi di invidia stampati ad un vecchio 20" in uno squallido bar ad Aversa, sono sicuro che chi abbia bloccato il treno ha anche ordinato al gestore del bar di trasmettere il concerto solo per prendersi gioco di noi.
Ore 17:30 le speranze di tutti iniziarono ad assopirsi, lentamente come quando di un bivacco non restano che alcuni tozzi roventi, nessuno ha saputo darci spigazioni in merito all'interruzione del treno, il traffico ferroviario ad aversa è stato inspiegabilmente bloccato, nè un taxi nè un pullman fuori la stazione, completamente isolati dal mondo, più di 50 carabinieri hanno circondato la stazione, per tenere sotto controllo l'ordine pubblico, un pò come uno che ordina a pesci di star zitti.
Ore 22:30 di quel tozzo rovente non restano che cumuli di tenebroso carbone, il treno non è più ripartito, nè ritornato, è rimasto in balia dei binari, senza un alibi nè una scusa, Roma è ormai troppo lontana, così tornai a casa grazie ai miei genitori che gentilmente erano venuti a prendermi.
Con questa giornata trenitalia inaugura la TAV: Tratta Annulla Velocità, dove chi parte sicuro non arriva!
Così si conclude una giornata festa, di allegria, ci lamentiamo che il turismo in italia è in diminizione, centinai di spagnoli e tedeschi erano su quel treno, che bestemmiavano lo stato italiano, capisco sempre più il timore di stranieri a venire in italia, ma quello a cui un ragazzo napoletano non riesce proprio ad abituarsi sono le prese per il culo, per questo chiedo chiarezza solo chiarezza.



Ringraziamo Cristoforo per la testionianza,
lo Staff

Primo maggio: “no Ticket - no Parti”, ottimi risultati della campagna antievasione

Tutti i passeggeri hanno viaggiato sui treni muniti di biglietto

Roma, 2 maggio 2008 La parola d’ordine, riassunta nello slogan “no ticket, no parti”, era contrastare i fenomeni di evasione tariffaria e gli atti vandalici, che negli anni passati avevano contrassegnato il tradizionale concerto romano del Primo Maggio. I risultati sono arrivati. Molto contenuti i danneggiamenti, mentre tutti i passeggeri hanno viaggiato muniti di biglietto. In tutta Italia, sono stati oltre mille i casi di persone allontanate dalla Polfer perché pretendevano di viaggiare gratis. Altre 750 hanno invece comprato il ticket a bordo, regolarizzando così la loro situazione. Molte le prenotazioni fatte in anticipo, grazie alla campagna di sensibilizzazione delle FS, che ha permesso di contenere i possibili disagi dovuti alla maxi affluenza attesa per l’intero ponte del Primo maggio. Unica nota stonata della giornata di ieri, l’occupazione dei binari nella stazione di Aversa da parte di un centinaio di manifestanti, intenzionati a viaggiare gratis fino alla Capitale. L’interruzione di circolazione ha reso necessario predisporre percorsi alternativi per oltre 16 treni, causando così disagi e ritardi a più di 6000 viaggiatori regolarmente in possesso del biglietto. Nella stazione di Napoli Centrale è stata attivata una task force di assistenza per garantire un dettagliato servizio di informazione ai clienti.

fonte: http://www.fsnews.it/fsnews/v/index.jsp?vgnextoid=f754635d919a9110VgnVCM1000001c42fe0aRCRD

Testimonianza di Antonella

CHE TARANTELLA !!!


Dopo l'a s s u r d a giornata di ieri, vado a fare qualche ricerca su internet per leggere in che modo avessero giustificato il caos, accaduto alla stazione di Aversa e, come mi aspettavo, ecco quello che trovo:"Roma, 2 maggio 2008 La parola d’ordine, riassunta nello slogan “no ticket, no parti”, era contrastare i fenomeni di evasione tariffaria e gli atti vandalici, che negli anni passati avevano contrassegnato il tradizionale concerto romano del Primo Maggio. I risultati sono arrivati.
Molto contenuti i danneggiamenti, mentre tutti i passeggeri hanno viaggiato muniti di biglietto.
In tutta Italia, sono stati oltre mille i casi di persone allontanate dalla Polfer perché pretendevano di viaggiare gratis. Altre 750 hanno invece comprato il ticket a bordo, regolarizzando così la loro situazione. Molte le prenotazioni fatte in anticipo, grazie alla campagna di sensibilizzazione delle FS, che ha permesso di contenere i possibili disagi dovuti alla maxi affluenza attesa per l’intero ponte del Primo maggio. Unica nota stonata della giornata di ieri, l’occupazione dei binari nella stazione di Aversa da parte di un centinaio di manifestanti, intenzionati a viaggiare gratis fino alla Capitale. L’interruzione di circolazione ha reso necessario predisporre percorsi alternativi per oltre 16 treni, causando così disagi e ritardi a più di 6000 viaggiatori regolarmente in possesso del biglietto. Nella stazione di Napoli Centrale è stata attivata una task force di assistenza per garantire un dettagliato servizio di informazione ai clienti." [fonte : www.fsnews.it/fsnews/v/index.jsp]


Cercherò di raccontare quello che io ho purtroppo ho vissuto ieri in prima persona.Io, il mio ragazzo e i miei due migliori amici ieri PRIMO MAGGIO 2008 ci rechiamo alla stazione di Napoli, muniti di biglietto (io no, perchè ho la tessera ferroviaria), per prendere il treno regionale delle ore 12.30 che ci avrebbe portato a Roma, per assistere al concerto del Primo Maggio, che si tiene lì ogni anno.Alle ore 12.35, quando il treno doveva essere già partito, arrivano dei tipi che ci incitano a scendere dal treno con il biglietto alla mano. E questo viene fatto per tutti i vagoni, uno alla volta.Io ero all'inizio del treno e sento che a fine treno si viene a formare un pò di casino, ma niente di che. Cerchiamo di capire che sta succedendo, ma nessuno sa niente ( una costante che ci accompagnerà tutta la giornata) , finchè non viene deciso che il treno viene soppresso e ci spostano alle 15 circa su un altro treno, dove vengono fatte passare solo le persone munite di biglietto.Non vi dico la situazione del treno : fiumi di persone (tra cui anche anziani, bambini, e turisti stranieri) , un caldo assurdo, ma si resisteva con la speranza di arrivare a Roma in due ore.Ma eccoci alla prima fermata del treno : AVERSA. Il treno si ferma nuovamente (per non muoversi mai più), passano dieci minuti, quindici, venti, mezz'ora.. la gente inizia ad allarmarsi, si vedono arrivare diverse macchine della polizia e si crea un pò di confusione perchè la gente vuole partire e vuole spiegazioni, ma, come prima, nessuno sa niente.Passano ore, sono ormai le 16.35 (ricordo che si doveva partire alle 12.30 e sono quindi già passate ben 4ORE) alcuni ragazzi leggono il cartello del binario affianco di un altro treno per Roma alle 16:46 così che, essendo la stazione deserta, nel senso che da quando siamo arrivati, non è passato, nè andato, nè tornato più nessun treno, passano in mezzo ai binari(ed ecco la famosa occupazione dei binari che è stata riportata) per andare dall'altro lato. Poliziotti e ferrovieri si contraddicevano tra loro, nessuno sapeva cosa dire, si è passato dalla storia dei biglietti, alla storia dell'occupazione dei binari, alla storia che a Roma non ci volevano far arrivare e che anche se il treno fosse mai partito ci avrebbero fermato alla stazione successiva.La cosa "divertente" era che ad ogni ora partiva l'annuncio "treno in partenza per Roma dal binario 1", dando continue false speranze.Ok, si fanno le 18, sentiamo l'ennesimo annuncio, basta con le prese per il culo.. "ragazzi è ora di darci un limite.. vediamo come ce ne dobbiamo tornare a Napoli"Stazione ferma, pullman fuori servizio (ovvio è la festa dei lavoratori!!!).L'unica soluzione era tornarsene con mezzi propri, soluzione non praticabile per noi. Girovaghiamo in cerca di notizie e notiamo l'infinita fila di gente che si fa rimborsare il biglietto e l'arrivo di alcuni pullman privati, che solo alle 21.30 iniziano a riportare la gente a casa. Non aggiungo commenti o altro, perchè la rabbia, l'intossicazione, il disagio è stato enorme, ma mi sembrava importante divulgare l'accaduto.


Ringraziamo Antonella per la testimonianza,
lo Staff

sabato 3 maggio 2008

Testimonianza di Ciro

E’ giusto che gli altri sappiano!!!!!
Ieri era il 1° maggio,festa dei lavoratori,e come ogni anno, migliaia di giovani provenienti da ogni parte d’Italia si recano a Roma per assistere al concerto che si svolge in P .San Giovanni, in occasione della festa dei lavoratori, e soprattutto per ricordare le numerose vittime delle morti bianche, che purtroppo negli ultimi anni crescono smisuratamente. Quello che è accaduto ieri è davvero sconvolgente, ma soprattutto fa rabbia la scarsissima informazione che è girata il giorno successivo, e il modo balordo in cui è stata manipolata.
Facciamo un po’ di chiarezza sui fatti.
Ieri, dalla stazione di P .Garibaldi (Napoli), erano migliaia i giovani che dovevano recarsi a Roma per assistere al concerto.
I disagi sono iniziati proprio a Napoli, dove, già dalle prime ore del mattino, si intuiva che qualcosa non andava.
Come è ben noto, l’evento che ogni anno si svolge nella capitale, mobilita ogni anno migliaia di persone, soprattutto giovani.
Appunto trattandosi di giovani, non avendo molti mezzi di trasporto autonomi, è stata presa d’assalto la stazione di Napoli di P. Garibaldi.
L’inefficacia dei servizi offerti da Trenitalia è stata subito palese.
Pochi i treni messi a disposizione diretti per la capitale,3 forse 4 di cui sicuramente 3 erano treni che offrivano un servizio molto costoso (ES*), il cui costo del biglietto si aggira intorno ai 30€.
Inammissibile!! Nessuno è disposto a pagare 30€ di biglietto all’andata e altrettanti al ritorno, per assistere a una manifestazione gratuita di pace e solidarietà, e per trascorrere una giornata piacevole fuori casa, quando poi si sa benissimo che ci sono altrettanti treni in partenza sempre da Napoli diretti verso Roma, il cui costo è inferiore (addirittura meno della metà) anche se offrono un servizio più scadente (regionali,IC).
Questo poteva essere un prezzo ragionevole e alla portata di tutti.
Ora le cose si complicano,perché visto l’alto numero di persone che richiedevano questo servizio,e considerato che i treni a disposizione non potevano offrire questo servizio a tutti i presenti,erano inevitabili i conseguenti disagi.
Ecco perché non tutti hanno preferito anticiparsi, e prendere i treni qualche ora prima.
La conseguenza di questo colpo di genio da parte di trenitalia,ovviamente è stata che tutti,o quasi tutti coloro che dovevano partire per Roma, si sono recati presso questo treno, occupandolo (con biglietto alla mano) interamente quasi fino a farlo straripare.
Alle ore 12,30, il treno non è ancora partito, e compaiono sui binari molte unità delle forze dell’ordine(addirittura in antisommossa!!!)Alle 13,30 il treno non è ancora partito. Come mai? Causa controllo biglietti e accertamenti vari.
Alle 13,45, viene comunicato che il treno in questione,non partirà,causa mancanza di equipaggiamento(controllori ed altro), e che su un altro binario, c’è un altro treno in partenza per Roma(treno regionale).
Viene comunicato anche, che saliranno sul treno,solo le persone munite di biglietto,e nessun altro. Si capisce subito perché. Al binario, c’è un plotone di carabinieri in antisommossa,che forma una barriera umana, per controllare e filtrare solo coloro forniti di biglietto.
Altra situazione strana:vengono vendute migliaia di biglietti, che senza dubbio superavano la capacità di persone che poteva contenere il treno.
Dopo circa mezz’ora, si assembla un treno del tipo "deportati per i campi di concentramento", tanto è vero che, si può dire che è stata una fortuna non arrivare a Roma, perché sicuramente qualcuno ci avrebbe lasciato le penne, per l’incredibile condizione pietosa, in cui ci stavano trasportando a Roma, ed è il caso di dirlo, per il pessimo servizio per il quale si sono venduti migliaia di biglietti.
Tutto guadagno nelle tasche di…………….In ogni modo,il treno parte alle ore 15,00. Prima fermata , Aversa. Qui iniziano i veri e propri disagi.
Il treno si ferma,anzi, si blocca.
Non siamo mai più arrivati a Roma. Da quel momento,erano le 15,30 circa,siamo rimasti letteralmente bloccati sulla stazione di Aversa.
Qualcuno ha parlato di sequestro, e come dargli torto?, dal momento che ci siamo resi conto che da quel punto non potevamo più ne proseguire per Roma, ne tanto meno tornare a Napoli. Nulla!
Un vero e proprio deserto.
In pochi minuti la stazione di Aversa si trasforma in un vero e proprio deserto, con decine e decine di agenti appartenenti a tutte le forze dell’ordine, sempre in divisa Antisommossa, manco fossimo stati dei terroristi.
Dopo un paio d’ore, tutti si sono resi conto,che il rischio di non arrivare a Roma era veramente serio,e altrettanto serio quello di rimanere bloccati lì,in quella landa deserta. Veniamo informati che da li non passeranno più treni.
Di pullman in strada nemmeno l’ombra,per non parlare del cibo,che una volta esaurite le scorte personali,non era per niente possibile trovarne alcuna traccia.
Di tutti quei poliziotti presenti, nessuno era a conoscenza di quello che stava accadendo, per non parlare dei controllori e capitreno, che apparivano molto irritati e seccati (giustamente).
Girano voci,messe in giro dai capitreno e dagli addetti di trenitalia, che hanno avuto disposizioni dall’ALTO che il treno non dovrà partire, e che quelle persone erano INDESIDERATE a Roma. Non sembra difficile capire perché.
A questo punto, non si riesce a dare alcun tipo di spiegazione, e sembra davvero banale, la risposta da parte delle ferrovie dello stato, che diceva che il treno era stato bloccato perché era un intero treno ad essere privo di biglietto.
NON E' VERO.
Ci tengo a sottolineare, che quello era un treno ORDINARIO, e quindi viaggiavano su quel treno anche persone che erano del tutto estranee al concerto, e magari dovevano andare a Roma per altri motivi. C’erano famiglie intere, con tanto di bambini al seguito, e lascio immaginare quanto possa essere stata disagiate per loro in particolare questa situazione.


Ringraziamo Ciro per la testimonianza,
lo Staff

Testimonianza di Virginia

primo maggio.
bello ve?

ho aspettato un anno intero per questo evento unico.
aspettavo solo di sentire loro.
subsonica e baustelle.
e invece lo stato italiano ci ha fatto un grande regalo.
ci ha vessati perfettamente facendoci passare da un binario all'altro,
constringendoci a fare biglietti di treni che al primo maggio
non si sono mai visti,
ritardando la partenza di ore e ore e infine
abbandonandoci sui binari di aversa,
dove ad attenderci c'erano plotoni di polizia e carabinieri
che nemmeno fossimo pericolosi terroristi.
10 ore senza darci risposte,
per andare al bagno (pubblico, per giunta!) la bellezza di 50 centesimi,
non uno straccio di pullman per tornare a casa.
non potevamo nè andare avanti nè indietro.
e sapete perchè?
Domanda retorica: non si sa perchè siamo stati tenuti in quella
stazione.
mio padre
mi ha chiamato dicendo che l'ANSA(servizio informazione)
stava diffondendo la notizia che un gruppo folto di
no global stavano occupando i binari di aversa perchè sprovvisti di biglietto.
ed io che ho speso anche dieci euro!
e quei carabibnieri che li hanno controllati a garibaldi
che c'erano a fare
?
E non è assolutamente vero che sono arrivati per le sommosse!
Volevamo solo andare al concerto!
RIDICOLOOOOOOOOO!
e tutti tacciono ancora adesso!
Piu della metà della gente che conosco
è ignara rispetto a questa vicenda.
Vergogna!!
bentornati nell'oscurantismo, cari amici,
perche mi sa che l'anno prossimo non lo vedremo nemmeno
il primo maggio!


Ringraziamo Virginia per la testimonianza,
lo Staff

Testimonianza di Silvia, Angela, Nicolina

Ci sono cose che nessuno ti dirà....


Se il buon giorno si vede dal mattino... un caso avverso ha fatto sentire la sua influenza fin dalle prime ore.
CASUALMENTE di tutti i pullman che normalmente coprono la tratta Napoli- Roma non è partito nemmeno uno.
CASUALMENTE tutti i treni che collegano la Calabria e la Sicilia a Roma sono stati dirottati su Napoli, facendolo diventare l’unico nodo di collegamento tra il Sud e Roma.
CASUALMENTE le ferrovie dello stato hanno deciso di non far partire nessun treno inter-regionale (l’unico accessibile alle tasche di noi poveri studenti e lavoratori) fino alle 12:30, orario in cui sarebbe dovuto partire il treno che da sempre conduce i giovani al concerto del primo maggio.
CASUALMENTE dopo diversi controlli i ragazzi, quasi tutti muniti di biglietto, hanno saputo che il treno delle 12:30 era stato soppresso.
CASUALMENTE c’è stato un passaggio di status da semplice passeggero a criminale. A conferma di ciò, il trattamento che c’hanno riservato, perché per salire su un treno c’hanno fatto attraversare due cordoni della polizia per il controllo dei biglietti.
FINALMENTE la sorte sembra girare. Si parte: destinazione Roma! 1 Maggio stiamo arrivando!!!
Ogni impedimento alla partenza sembra essere risolto, tutti hanno il biglietto, sebbene il controllo si fermi a metà treno. Ma visto che le cose sono destinate a non filare lisce, si è deciso in automatico che la restante parte del treno non è munita di biglietto (peccato che io ci sono con le tasche alleggerite di 10,50€, prezzo del biglietto). E per questo meritiamo tutti d’essere puniti: il treno si ferma ad Aversa.
CASUALMENTE veniamo fermati proprio ad Aversa. Stazione morta della zona Casertana, facilmente aggirabile dal traffico ferroviario.
INCUBO E MENZOGNA Per i primi 20 minuti continua a regnare nel treno l’euforia, e la stazione di Aversa è in piena attività (3 treni in 20 minuti). 16:50 il treno inizia a svuotarsi, i ragazzi stanchi di aspettare scendono giù e inizia la protesta.... il treno non può partire perché noi non abbiamo il biglietto... ma oltre a criminali tra di noi ci sono anche degli abili falsificatori... che dal nulla fanno comparire i loro biglietti. Scattano le denunce a tutto spiano per interruzione del pubblico servizio. Smontata l’accusa di "viaggiatori a scrocco" si rincara la dose: "i giovani del SUD sono facinorosi e violenti, e per loro niente Roma". Ci rendiamo conto di essere stati scaricati nel buco nero della rete ferroviaria. Non possiamo andare avanti, né tornare indietro, siamo ostaggi e non sappiamo come farci sentire. Per questo cerchiamo di capire cosa succede al binario 2, ma la nostre intenzioni vengono subito frustrate visto che le ferrovie dello stato hanno già pianificato l’esclusione della stazione dal traffico ferroviario. La stazione intera, infatti, viene isolata.
Presi come topi in gabbia cerchiamo di stabilire contatti con l’esterno. Le nostre madri sono state coinvolte loro malgrado nell’operazione, passando da mestoli e fornelli a tastiere e mouse per inviare e-mail all’organizzazione del concerto del 1 Maggio (che casualmente proprio quest’anno ha deciso di farsi il vuoto intorno, eliminando la lettura dei messaggi e delle e-mail in diretta) per far sapere del dirottamento dell’interregionale Napoli- Roma. Oltre alla mancata lettura l’organizzazione si fa viva con un messaggio di simulata solidarietà: "Ragazzi siamo solidali nei confronti delle persone che si trovano in questa difficile situazione, stiamo raccogliendo informazioni precise su quanto ci avete riferito. Siamo con voi." . Pare però che il nostro rapporto con l’informazione non sia destinato a migliorare. In tarda serata si fa viva qualche telecamera, che però stritola nei propri ingranaggi la verità. I biglietti e le interviste vengono cancellati, e quello che appare è un treno di rivoltosi appartenenti ai centri sociali napoletani che creano disagi. Se non sappiamo come far uscire le informazioni non sappiamo neppure come ottenerle. L’unica certezza che abbiamo è che l’ordine di tenerci bloccati ad Aversa parte "DALL’ALTO" da ROMA precisamente e non dalla questura di Caserta che invece ha tutta l’intenzione mandarci via.
IL RITORNO come ultima speranza per tornare a casa vediamo comparire 7 pullman, che portano i rivoltosi (senza rivolta, però, che pur essendo stati spinti sull’orlo dello sclero, hanno lasciato tutto in perfetto ordine) a Napoli, pagando un’ulteriore biglietto di 1,80. Tra pianti, rabbia, frustrazione, delusione, incredulità è terminato il nostro viaggio verso Roma, ma è iniziato il nostro viaggio nella conoscenza dei giochi di potere, degli abusi di forza, di cui è difficile avere consapevolezza. Per questo RINGRAZIAMO coloro con questo sopruso ci hanno fatto uscire dal letargo.
ANGELA, SILVIA, NICOLINA.


Ringraziamo le solerti Angela, Silvia e Nicolina per la stestimonianza,
lo Staff

Testimonianza di Roberta

Bello eh il concerto del primo maggio? Si si...magari mi ci avessero fatta arrivare!!!
Da Portici con alcuni amici prendiamo la vesuviana per P.zza Garibaldi e arrivati alla stazione facciamo i biglietti per il nostro treno, il regionale delle 12.30. Incontriamo altri amici (in attesa già da ore di un treno che li portasse a Roma), e tra una chiacchiera e l'altra il tempo passa e il treno non accenna a muoversi, in realtà non sarebbe mai partito. Un'ora, un'ora e mezza e nulla, il treno proprio non si muove: soppresso! Perchè? Il problema pare che fossero le troppe persone sprovviste del biglietto (cosa tra l'altro usuale e consueta ogni primo maggio). La situazione comincia a riscaldarsi: proteste, megafoni, cori...Ad ogni modo alle persone provviste di titolo di viaggio viene detto di spostarsi al binario 15 dove un altro treno, quello delle 14.30 è in partenza per Roma. Bene! Pensiamo...noi poveri inconsapevoli di quello che ci aspettava!!! Oltrepassata una barriera di "guardi" che controllano i biglietti, saliamo sul treno schiacciati come delle sardine. Aspettiamo, aspettiamo ma anche questo treno sembra darci buca, ma poi finalmente dopo mezz'ora SI PARTEEEEE!!! Alle ore 15.50 il nostro treno si ferma alla stazione di Aversa per non partire più. Eh si!!! Incredibile vero?! Ebbene si, qualcuno aveva deciso sin dall'inizio che noi a Roma non ci dovevamo arrivare!!! Ma sono stati furbi però...bisogna ammetterlo, per non far insorgere una rivolta alla stazione di Piazza Garibaldi, hanno ben pensato di "deportarci" alla stazione di Aversa, e non solo! Oltre il danno la beffa, dunque, non solo non possiamo arrivare a Roma perchè sono stati bloccati tutti i treni diretti alla Capitale, ma sono stati annullati anche tutti i treni che portano a Napoli. Pullman?! Annullati anche quelli!
Le motivazioni del blocco? IGNOTE o quantomeno poco plausibili. All'inizio il problema erano ancora una volta le persone senza biglietto...Dopo 3 ore che il treno è fermo, alcuni ragazzi si siedono sui binari, un pò per protesta del modo in cui ci stavano trattando, un pò per cercare di fermare qualche altro treno diretto a Roma (che non sarebbe mai passato). Il problema adesso sarebbero i ragazzi sui binari: "se si spostano, ripartiamo sicuro". WOW FINALMENTE!!! Allora abbiamo risolto il problema biglietti!!!Tutti sul treno....beh? cos'è? non parte di nuovo?! e perchè? MA PER I BIGLIETTI OVVIAMENTE!!! E così queste scende ridicole di false partenze si ripetono circa ogni mezzora, finchè perdono del tutto di credibilità!
A questo punto sembrano non esserci più speranze, quel treno non si sarebbe mai mosso, a causa di presunti "ordini dall'alto". AAAAAAAaaah ecco perchè c'erano tutti quei caschi blu ad attenderci ad Aversa!! Qualcuno "in alto" aveva già deciso il nostro destino e quello di persone che con il Concerto del Primo Maggio c'entravano poco e niente. Eh si, perchè non eravamo gli unici a voler arrivare a Roma con noi c'erano anche lavoratori pendolari, famiglie con bambini piccoli e residenti, nonché persone provenienti da altre regioni. Anche loro coinvolti in questa beffa, poverini!!!
Insomma per ore nessuno in grado di darci spiegazioni, una pipì che si paga 0,50centesimi, la rabbia e il dispiacere, nessuna assistenza e come se non bastasse, come se non fossimo già abbastanza "incazzati" (scusatemi il termine) per quello che stava accadendo e per come ci stavano trattando, il bar della stazione ben pensa di trasmettere in TV il Concerto al quale c’era stato impedito di andare!!!
Che tristezza!!!
Vabbè dopo ore di nullafaceza, di prese per il culo decidiamo alle 20.30 che è tempo di andare, tornando a casa con mezzi nostri (non sapendo se prima o poi c’avrebbero concesso di tornare a Napoli). Denunciare il capotreno? Denunciare Trenitalia? Le Ferrovie dello Stato? Si! Guarda quante "Forze dell’ordine" che ci sono!!! Se se...certo..."Noi siamo qui solo per garantire l'ordine pubblico".
Il giorno dopo leggendo sul Forum delle FS cosa leggo?!

"io continuo a rimanere meravigliato di come un centinaio di persone possano in maniera indisturbata bloccare una vitale linea ferroviaria senza che nessuno intervenga!ma non esiste piu' in questo paese il reato di interruzione di pubblico servizio?? mi piacerebbe che la polizia collaborasse a rimuovere i blocchi di questi mentecatti e a denunciarli con tanto di richiesta di danni!!!!!"

Questa è la vera disinformazione.

Ragazzi è proprio la fine...



Ringraziamo Roberta per la testimonianza,
lo Staff

Testimonianza di Salvatore

Ciao a tutti,

sono Salvatore, misero diciannovenne bamboccione e napoletano.
Anche io ,come tutti coloro che possiamo leggere in queste pagine, sono stato sequestrato in data 1-05-2008 nelle campagne d’Aversa ad opera di Trenitalia e,quindi, dallo stato italiano stesso.

M’esimo dall’esporre tutte quelle che potrebbero essere le mie macchinazioni socio-politiche e quant’altro, probabilmente cadrei in un semplice vittimismo … a pensar male si fa peccato, ma ...
Sono deluso ed amareggiato; non mi rammarico ne’ per la giornata di baldoria sottrattami, ne’ per il concerto al quale avrei dovuto partecipare, ne’ per i bob ai quali avrò detto no; no: niente di tutto questo,a distanza di un paio di giorni, continua ad angustiarmi.
Semplicemente,sono INCREDULO che si sia arrivati a negarci qualsiasi elementale forma di rispetto ed umanità; siamo stati trattati davvero come bestie da laboratorio. Stipati in una stazione di periferia, presi in giro dai continui annunci del treno in partenza per Roma, guardati dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa ( Coi miei occhi ho visto un ragazzino avvicinarsi alle guardie ed affermare : "voglio andare a Roma non voglio la guerra" ), impossibilitati nel tornare a casa, obbligati ad arricchire le casse di un barretto troppo costoso e col cesso abusivo e a pagamento !!! ( SOLO A NAPOLI ! SOLO IN ITALIA ! )
E se qualcuno si fosse sentito male ? E se avessi avuto a Roma impegni improrogabili ? E se un mio ipotetico nonno fosse stato in punto di morte ? E se avessi semplicemente avuto voglia di prendermi un caffè a Roma ? E se avessi voluto manifestare con quelli di An?

M’esimo,come già detto, dal chiedermi il perché di tutto ciò ! E, d'altronde, sarebbe superfluo. Infatti,nessuna risposta potrebbe mai farmi dimenticare lo schifo che ho vissuto. Prigioniero nella mia stessa patria ! Qualora l’Italia possa essere ancora definita tale …
Che sia l’inizio di una secessione ? … Che ci siano nostalgici delle dogane,dei fili spinati e delle “mura” ?
Un piccolo appunto: sbaglio, o nessun quotidiano ad una certa tiratura ha riportato la notizia?
Con affetto Salvatore,
deportato e sopravvissuto ad Aversa


Ringraziamo Salvatore per la testimonianza,
lo Staff

Testimonianza di Paolo

Salve a tutti,
mi chiamo Paolo Montella, ho 22 anni e sono di Napoli.
Io e la mia ragazza disertiamo spiagge e sole per andare anche quest’anno come tantissimi altri ragazzi al concertone del primo Maggio.
Arrivati alla stazione incontriamo altri amici che già erano li da un oretta: volevano infatti come noi partire presto per Roma per evitare il caos delle ore di punta.
Tranne che per quello delle 6.30, però, non ci sono stati treni regionali in partenza da Napoli.
Con loro aspettiamo saltando da treno in treno, da un binario all’altro tra annunci sbagliati e treni soppressi per almeno un’altra ora.
L’unico treno che sembra poter partire resta quello delle 12.30. Quello che di certo sarà più affollato.
Ritorniamo a casa decisi a prendere il treno delle 14.30 nella speranza di riuscire a trovare quantomeno posto a sedere.
Per le 14.00 siamo di nuovo in stazione. Acquistiamo il nostro biglietto, controlliamo il binario del treno e ci dirigiamo verso le carrozze.
A quel punto una "dolce" sorpresa: treno delle 14.30 soppresso. In cambio c’è ancora fermo li quello delle 12.30 con 1 ora e mezza di ritardo.
Una calca tremenda ci aspetta al binario dove forze di polizia schierate dietro alcune transenne controllano uno per uno i titoli di viaggio dei cari clienti Fs, proibendo nello stesso l’accesso a chi ne era sfornito. Un controllo fin troppo accurato, ma in situazioni straordinarie come il primo maggio precauzioni del genere non sono certamente da ritenersi estreme.
In ogni caso davvero in pochi sono riusciti a superare la trincea senza biglietto.
Saliti sul treno quando ancora la fila dietro di noi era bella folta ci rendiamo conto che le carrozze sono sovraffollate e che buona parte dei viaggiatori saranno costretti a restare in piedi.
Ancora attesa.
Il treno parte alle 15.00 dalla stazione di Napoli con 2 ore e 30 di ritardo.
Fin qui nulla di scandaloso... almeno per noi italiani.
Arriviamo alla stazione di Aversa alle 15.30. Il treno si ferma.
Passano 10 minuti, poi venti, poi mezz’ora. Nulla. Il treno non sembra voler ripartire.
Mi decido con un amico e rompiamo gli indugi. Scendiamo dalla carrozza sperando di poter prendere il primo treno per ritornare a casa.
Era evidente che il treno da li non sarebbe più ripartito.
Usciti dalla carrozza iniziamo a raccogliere informazioni.
"Controllo biglietti"; "più della metà dei viaggiatori è sfornito di biglietto"; "decisioni dall’alto"; "motivi di sicurezza aziendale"; "Roma straripa di gente non potete andare li anche voi": sono alcune delle scuse urlate alla folla da responsabili Fs e forze dell’ordine.
La stazione di Aversa viene poi dichiarata occupata dalle Ferrovie dello Stato bloccando così il transito di tutti gli altri treni. Ci viene tolta così ogni possibilità sia di raggiungere Roma sia di ritornare a casa.
Dai megafoni della stazione ogni 10-15 minuti continuano senza vergogna a suonare falsi annunci di "treno regionale per Roma in partenza dal binario uno".
Speranza ogni volta delusa.
Denunciamo già prima delle ore 17.00 lo scandaloso trattamento delle Fs presso la polfer e ci prepariamo ad attendere per il ritorno a casa.
La voglia di raggiungere Roma era già stata battuta dal senso di ingiustizia.
Io, il mio amico e la mia ragazza ritorniamo a casa solo alle 8.30 con mezzi propri.
Altri amici restano li.
Alle 11 arrivano i pullman per trasportare la folla dei ragazzi del treno alla stazione di Napoli.
Questo è quanto.

Ora però chiariamo alcune cose:

1 - il treno era sovraffollato per due motivi. Bisogna dire infatti che quello è stato l'unico treno regionale a partire per Roma dalla mia città dalle 6.30 del mattino ed in secondo luogo che alla stazione centrale di Napoli sono stati "dirottati" senza motivi chiari molti treni provenienti dal meridione. Non c'erano sul treno regionale solo ragazzi partenopei ma anche calabresi e siciliani non residenti a Napoli.

2 - non mi sembra assolutamente corretto divulgare informazioni delle quali non si ha totale certezza come hanno fatto in questi giorni Fs, tv, radio e giornaliNON E' ASSOLUTAMENTE VERO infatti che la metà dei ragazzi viaggiatori sul treno Na-Ro erano sprovvisti del titolo di viaggio.Questo è dimostrato dal numero di denunce effettuate alla Polfer già dalle 17.00 di quel pomeriggio.Sempre in merito: i controlli dei biglietti ad Aversa non sono MAI, e ripeto, MAI STATI EFFETTUATI. Quella dei biglietti è stata solo la scusa poco originale e non troppo calcolata delle FS per bloccare il treno del 1 Maggio.Mi sono trovato a parlare e sopratutto a sfogarmi con centinaia di ragazzi e di questi solo 3 non avevano il titolo di viaggio.In fine, quando il responsabile FS di Aversa senza vergogna spiegava le ragioni per cui il treno era li fermo in stazione, tutti e dico tutti, hanno iniziato a sventolare in aria il proprio biglietti.Quella del titolo di viaggio è un enorme montatura.

3 – Tenitalia ha avuto il coraggio di dichiarare di essere riusciti a risolvere la questione con l’invio di 8 autobus.
Rendiamoci conto che dopo il disagio arrecatoci il minimo che potesse fare Trenitalia era mettere a nostra disposizione dei mezzi per ritornare a casa! Potevamo mai rimanere li ad Aversa per sempre? Siamo stati trattati come bestie! Non avevamo modo ne di andare avanti verso Roma ne potevamo ritornare a casa verso Napoli. Non passavano altri treni ne tantomeno c'erano autobus pubblici.I pullman delle FS sono arrivati solo ALLE 11 DI SERA ED ERANO A PAGAMENTO!!!!!! ASSURDO 1.80 € PER RITORNARE A CASA DOPO ORE ED ORE DI ATTESA!!!! L'ingresso ai pullman era protetto da polizia in tenuta antisommossa!Ci sono ragazzi che sono partiti dalle loro città anche alle 5 del mattino precedente!!! Non so se mi spiego!Tutto questo è tremendo! Agghiacciante!!!

4° ed ultimo punto - La protezione civile ci ha soccorso solo alle 10 di sera o anche dopo!!! Eravamo li soli, abbandonati dallo stato... anzi 2000 PERSONE TENUTE IN OSTAGGIO DALLA STATO E DALLE FS. Il minimo che avremmo potuto fare era protesta, occupare la stazione, denunciare l’accaduto ma praticamente oltre che per le denunce non è stato fatto assolutamente nulla. Anche la questione dell’occupazione è stata una montatura delle Fs o di chissà chi. Ora in tv e sui giornali la colpa è nostra, giovani del sud Italia di sinistra e dei centri sociali.



Tutto questo è inammissibile!!!La verità dovrà venire a galla!!Chi ne è responsabile dovrà pagare secondo legge!!!Alcuni ragazzi spagnoli che volevano raggiungere il concerto di roma ci domandavano il perchè di tale colossale disunzione...credendo ingenuamente alle scuse delle FS non riuscivano a capire perchè a causa di pochi che non avevano il biglietto tutti noi dovevamo essere "puniti"... dicevano "non basta multare chi non ha il bisglietto e farci ripartire tutti?"mi sono arrampicato nel dargli spiegazioni in una decina di discorsi tra italiano ed inglese senza riuscire in nulla... non erano impedimenti linguistici a non farci intendere...mi sono alla fine arreso dicendogli "questa è l'Italia"

POSSO MAI VERGOGNARMI DI ESSERE ITALIANO???


Ringriaziamo Paolo per la testimonianza,
lo Staff

Testimonianza di Linda

Dunque, io ed un gruppo di amici ci incontriamo a piazza garibaldi alle 12 per prendere il regionale delle 12 e 30. il quale regionale all'ora di partenza viene controllato dai controllori (ma solo l'inizio del treno, c'è da dire) perchè molta gente era senza biglietto. Io personalmente non ho visto nessun controllore. Comunque la solita voce annuncia che il treno sarebbe dovuto partire dopo due ore, alle 14 e 30, ora di partenza di un altro regionale...la cosa ci ha straniti e siamo andati a prendere l'altro treno, sul quale non potevi salire se non con il biglietto, visto che c'era una cordata di 20 poliziotti e 5 controllori. Il regionale delle 12 e 30 viene soppresso, credo dopo la partenza del regionale delle 14 e 30 (che è partito alle 15 e 07)...quindi chi non ha preso quelli è rimasto a napoli. comunque arrivati dopo ADDIRITTURA 20 minuti di treno ad aversa, ci fermiamo e cominciamo ad aspettare.
Stanno facendo ancora i controlli, anche stavolta non controllano tutto il treno, (non penso nemmeno che si possano fare i controlli a treno fermo in stazione accumulando quindi ulteriore disagio) dopo un 'ora di attesa, se andavi a chiedere come mai il treno non partisse, ti veniva risposto con molta professionalità: "BHO"...
Abbiamo aspettato fino alle 22, per 4 pulman da 55 posti che dovevano contenere credo 1500 persone.
Nessuno ha rotto niente, nessun parapiglia, ma sono stati chiamati una quarantina di poliziotti (straordinario pagato, dato che era 1 maggio) per guardarci e non, in pratica, stare fermi.
Chi voleva farsi rimborsare il biglietto doveva firmare un documento in cui veniva detto che la stazione era stata occupata, una INDICIBILE E VERGOGNOSA FALSITA', visto che i ragazzi volevano recarsi a Roma e nessuno aveva intenzione di occupare Aversa.
Infine, cosa di una gravità inaudita, per salire su quei 4 pulman,....dovevi pagare il biglietto...il biglietto.....assurdo!

Che poi io sono una ragazzina... una volta arrivata a mezzanotte a piazza garibaldi...ma veramente poteva succedere di tutto.
Per ordine pubblico hanno fermato il treno, e per la sicurezza ci hanno sequestrati per 9 ore e ci hanno portati a piazza garibaldi alle 00:00...ottimamente. Tutto PAGANDO IL BIGLIETTO, napoli-aversa, per 10 euro e 50. Aversa napoli 1 euro e 80. Sullo stasso regionale c'erano molti turisti. C'erano ragazzi che hanno pagato i 18 euro dell intercity delle 11 e 24 (soppresso) per viaggiare anche loro sul regionale.


Ringraziamo Linda per la testimonianza,
lo Staff

Testimonianza di Marco

Mi chiamo Marco e come altre migliaia di persone il 1 Maggio avevo deciso di andare a Roma con altri miei amici per il concerto.
Partiamo da Napoli con il treno regionale della mezza circa da Piazza Garibaldi…muniti di regolare biglietto. Tutto bene se non fosse per il fatto che il treno parte con due ore di ritardo. La motivazione sembra essere semplice e anche giusta: chi non ha il biglietto non può salire sul treno. Siamo d’accordo, ma in due ore non si è visto nessuno che controllasse i biglietti. Dopo qualche altro minuto ci avvisano che dal binario 14 parte un altro treno regionale per Roma. La cosa più giusta è ormai abbandonare questo treno e prendere l’altro. Alcuni controllori fuori alle porte si assicurano che salga solo chi ha il biglietto alla mano. Saliamo e prendiamo posto (per così dire) nei vagoni.
Sembra che ce l’abbiamo fatta, ma purtroppo…
Il treno fa altri 20 minuti di ritardo e ormai il caldo si fa sentire. Sono le 3 e siamo ancora a Napoli.
Finalmente si parte, basta siamo tutti felici e dimentichi delle ore perse alla stazione, perché ormai siamo destinati a Roma. E invece tutte le strade portano ad Aversa.
Infatti il treno staziona a Aversa per non partire mai più.
Inizialmente si vocifera che il treno si sia fermato per fare un altro controllo biglietti. Poi dopo un’oretta (fermi ad aversa) parte il primo annuncio "E’ in partenza dal binario 1 il treno regionale per Roma" che si ripeterà puntualmente ogni mezz’ora senza mai mantenere la sua promesse. Infatti per le prime 3 o 4 volte la gente ci cascava e saliva sul treno di corsa per poi scoprire che era tutto un bluff.
La gente inizia ad arrabbiarsi.
Ora ci tengo a precisare che io con i miei occhi non ho visto UNO e dico UN singolo episodio di violenza, vandalismo o inciviltà. Le prima urla sono state VERGOGNA! Ma erano del tutto giustificate. Più di mille persone buttate, o meglio "sequestrate" ad Aversa per più di 10 ore in una stazione in mezzo al niente, con poliziotti in tenuta anti sommossa e non, funzionari delle ferrovie che non sapevano dare risposte, persone anziane che se la prendevano con noi del tutto innocenti (o al massimo colpevoli di abitare al di sotto di Roma) si potranno anche incazzare o no? E infatti ci siamo incazzati, ma grazie a Dio siamo stati abbastanza furbi da non farci incastrare. Altrimenti ora leggeremo sui giornali "Treno fermato ad Aversa per scontri o per atti di vandalismo!"
NO! Il treno è stato fermato ad Aversa e non ci hanno fornito neanche una spiegazione! Dopo non so quanto tempo la voce ufficiale era "la Regione Lazio non accetta questo treno in quanto gli occupanti non hanno il biglietto"…
1) il 10% non aveva il biglietto (volendo abbondare)
2) i controlli per i biglietti si sono fermati alla 3 carrozza in quanto la protezione civile e la polizia a supporto dei controllori hanno abbandonato la causa davanti alle prime resistenze
3)non sarebbe valida come scusa neanche se tutto il treno non avesse il biglietto…fai una multa gigante di 200 euro a testa, ma non puoi bloccare un treno intero con più di mille persone a bordo!
Fatto sta che il treno alle 9 di sera era ancora ad Aversa (rimanendoci per tutta la notte o quasi).
Praticamente in molti si sono fatti venire a prendere da casa…!!! Non ho idea di che fine abbia fatto quel treno poi, ma mi chiedo se è o non è vergognoso tutto ciò!!
Ringrazio Dio che il mio obbiettivo era solo il concerto, ma se avessi avuto altro di ben più importante ora sarei finito sui giornali per aver dirottato un treno!
Cazzo svegliamoci ci hanno trattato come animali e presi in giro una giornata intera! Facciamo uscire questa notizia lo devono sapere tutti!! Hanno messo le prime barriere…non possiamo andare manco più a Roma!!
Come ha detto un ragazzo nel treno(se non sbaglio aveva la maglia della fiorentina) "L’italia è un paese di merda…basta che vinciamo i Mondiali e siamo tutti contenti…"



Ringraziamo Marco per la sua testimonianza,
lo Staff

Il Sabotaggio del Primo Maggio

Premetto che il primo maggio 2008 ho trascorso le 12 ore più allucinanti della mia vita. Ciò che è successo nella stazione ferroviaria di Aversa mi ha lasciato veramente senza parole. Uno spettacolo indecoroso e scioccante per il modo di trattare centinaia di persone, di ragazzi, da parte delle Ferrovie dello Stato, che non ha dato modo a nessuno di potersi muovere da quella stazione, se non con mezzi propri. Ma prima di esprimere opinioni personali sull' accaduto è preferibile che io descriva oggettivamente ciò che è realmente avvenuto il primo maggio 2008.
Il treno regionale 2394 sarebbe dovuto partire da Napoli Centrale alle 12-30 per raggiungere Roma alle 15-13( http://orario.trenitalia.com/b2c/TimeTable?stazin=napoli&stazout=roma&datag=01&datam=05&dataa=2008&timsh= 12&timsm=30&lang=it&nreq=5&channel=tcom&x=38&y=10), ma da Napoli non è mai partito. Infatti con 2 ore di ritardo, quindi alle 14-30 circa ci arriva la notizia che il treno che ci avrebbe portato a Roma era un altro regionale che sarebbe partito su un altro binario, il 15 con esattezza. Il treno regionale 1898 delle 14-30 avrebbe raggiunto Roma alle 17-16. Dopo aver eseguito il controllo dei biglietti, perchè ad attenderci al binario 15 c' erano circa 100 carabinieri in tenuta antisommossa per effettuare il suddetto controllo, vista l' inefficienza di trenitalia nel farlo. Saliti finalmente sul treno stracolmo di persone, dato che conteneva sia le persone di quello stesso regionale, sia quelle del precedente. Con oltre mezz' ora di ritardo e con noi viaggiatori costretti in condizioni disumane(treno pieno, persone in piedi e sedute per terra, caldo tremendo vista l'assenza dell' aria condizionata) il regionale 1898 finalmente lascia la stazione di Piazza Garibaldi diretto alla Stazione di Roma Termini. La tensione delle ore precedenti sembra svanire, molti si entusiasmano all' idea che di lì a poco sarebbero arrivati a Roma, per assistere al Concerto, ma presto l' entusiasmo svanisce nel nulla. Infatti il treno si ferma ad Aversa per oltre mezz' ora finchè gira la voce che il regionale era stato bloccato dall rfi per motivi di sicurezza, di ordine pubblico. Siamo in tanti su quel treno e in tanti abbiamo iniziato a lamentarci con gli addetti, con l' rfi, con le forze dell' ordine che erano lì(senza dubbio normale che il primo maggio, festa dei lavoratori, nella stazione ferroviaria di Aversa in provincia di Caserta ci siano 2 volanti dei carabinieri e 2 della polizia più altre 3 ferme nel parcheggio della stazione), venendo a sapere che il treno era stato bloccato perchè nella 3^ carrozza c' erano 30 persone senza biglietto. Non di certo un motivo valido per bloccare un treno con un migliaio di persone a bordo, la maggior parte del quale con regolare biglietto. La soluzione, anzi le soluzioni erano diverse: ad esempio si poteva fare la multa a quelli senza biglietto, ad esempio, con l' aiuto delle forze dell' ordine presenti in maniera copiosa in loco, far scendere coloro che non erano in possesso del biglietto, ad esempio permettere a questi ultimi di poter acquistare il biglietto a bordo; le soluzioni alternative a quella di fermare il treno c' erano dunque. Ma il treno regionale 1898 non è mai partito, anzi con dei meschini tentativi di tranquillizzare i viaggiatori, quali dare informazione, ripetutamente nel corso del pomeriggio, che il treno sarebbe presto ripartito alla volta di Roma. Inutili sono stati i tentativi di conoscere il nome del dirigente delle FS che ha ordinato di bloccare il treno. Gli addetti di trenitalia insieme a quelli dell' rfi si sono chiusi nel loro silenzio, protetti da Polizia e Carabinieri, senza che ci fosse data altra informazione se non quella, almeno una volta l' ora, che di lì a poco il treno sarebbe ripartito. Nonostante il sopruso subito, tutti sono rimasti calmi, nessuno ha occupato nè binari, nè tantomeno la stazione come dice un falso e vergognoso comunicato asca(http://notizie.alice.it/notizie/altro/2008/05_maggio/02/fs%20%20ha%20funzionato%20campagna%20%20no%20ticket-no%20parti%20%20per%20concerto%201%20maggio,14707353.html) presente su Virgilio Notizie.
In ogni caso fino alle ore 21 circa nessun ragazzo, uomo, donna, bambino, poteva muoversi da Aversa, in quanto non c' era nessun treno diretto a Napoli nè tantomeno a Roma, nè in nessun altro posto d' Italia. Chiunque sarebbe voluto tornare a casa lo avrebbe dovuto fare prendendo un taxi, o con mezzi propri, o aspettare il primo treno della mattina seguente. Inoltre non ci è stato fornito nessun aiuto in termini di cibo e acqua. La protezione civile arrivata con un ritardo desolante intorno alle 20-30 ha offerto ai disagiati nella stazione solo delle bottiglie d' acqua da 33 cl. Io sono riuscito a tornare a casa intorno alle 23 e 30 con uno dei tre pullman che permettevano al massimo il trasporto di 50 persone l' uno, dunque nemmeno la metà della gente cbe ha affollato la stazione di Aversa. Tra l' altro i pullman conducevano alla stazione di Piazza Garibaldi e tutta la gente che non era di Napoli avrebbe dovuto arrangiarsi in una qualche maniera per tornare a casa.
Ciò che è successo il primo maggio ad Aversa ha colpito nell' animo il mio essere un cittadino italiano. Permettere che in Italia avvengano queste cose non è nemmeno pensabile. Un paese cosiddetto "civile", con una storia millenaria deve vergognarsi e scandalizzarsi per quello che è successo e non restare con gli occhi chiusi e le orecchie tappate. Ed è per questo che io, cosi come coloro che collaborano in questo blog, e tutti coloro che erano ad Aversa, e tutti coloro che lo desiderano possiamo ribellarci. Dire che NOI NON CI STIAMO ad accettare passivamente l' accaduto. Se saremo in tanti, possiamo far sentire la nostra voce e coloro che sono stati gli artefici ciò che è successo non resteranno nell' anonimato ancora per molto, ma dovranno prendersi la responsabilità dei loro atteggiamenti

Discussione importante sul forum Ferrovie.it.

Segnalo un'importantissima discussione sul grave abuso del Primo Maggio, promossa da Carmine sul sito Ferrovie.it

questo è l'indirizzo per quanto concerne i pareri legali:

http://www.ferrovie.it/phpBB2/viewtopic.php?t=19982



questo è l'indirizzo per quanto concerne le nostre indegne esperienze:

http://www.primomaggioadaversa.blogspot.com/



mi raccomando, partecipate tutti e fate sentire la vostra voce, affinchè tutti sappiano quale contegno è stato tentuto da un'azienda pubblica, perdipiù l'unica che gestisce la rete ferroviaria nazionale.

Lo Staff

Testimonianza di Gelsomina

un vero e proprio sequestro di persona: questa la mia esperienza ad aversa il primo maggio 2008.la partenza era prevista alle 12.30 da napoli. dipendenti delle fs e forze dell'ordine salgono sul treno facendo scendere man mano tutti coloro sprovvisti di biglietto. ad un tratto i controlli si bloccano, si temoporeggia senza che nessuno ci dia spiegazioni. intorno alle 14 ci comiunicano che chi possoede il biglietto può usufruire di un altro treno. lungo il binario di questu'ultimo era stato disposto un cordone della polizia , in modo da controllare tutti. finalmente dopo un'altra ora di attesa, e quindi verso le 15.oo, si parte. purtoppo però il tragitto sarà breve. il treno finisce definitivamente la sua corsa ad aversa verso le 15.30. Chiediamo spiegazioni: nessuna risposta.l'attesa diviene interminabile.non passano più treni neanche per tornare a napoli. in prigione tutti.ci dicono che aspettano ordini dall'alto dal ministero dell'interno, da trenitalia...non si sa. queste le parole di un poliziotto a telefono con non so chi: 'l'hanno fatto apposta st'infami a bloccarli qua, i controlli erano già stati fatti a napoli'. non ci hanno dato nè acqua , nè da mangiare e neanche la possibilità di andare in bagno visto che si pagava.alla fine , non solo il danno anche la beffa: il rimborso del biglietto è stato giustificato con : 'stazione occupata' ovviamente da noi , che il nostro unico obiettivo ,quella mattina, era di arrivare a roma.il pullman di ritorno è giunto solo alle 23.00 quando finalmete siamo potuti tornare alle nostre case. è una vergogna. prigionieri ad aversa. e lo stato dov'è????



Ringraziamo Gelsomina per la sua testimonianza,
lo Staff

Testimonianza di Mirco

1 maggio 2008, dopo aver aspettato ansiosamente la partenza del treno dalla stazione di Napoli centrale, ecco che iniziano i problemi: alcune persone erano salite sul treno sprovviste di biglietto e si rifiutavano categoricamente di scendere. Giustamente quel treno, di fatto, non parte.
Verso le due, un’ora e mezza dopo la teorica partenza del treno, veniamo avvisati dell’esistenza di un altro treno in partenza per Roma, sul quale, ci tengo a precisarlo, tutti o quasi erano in possesso del biglietto.
Ci affrettiamo in questo treno con la speranza, presto delusa, di una rapida partenza; il treno infatti parte con circa tre quarti d’ora di ritardo. Dopo una ventina di minuti raggiunge la stazione di Aversa: ci dicono che si fermerà per un ora lì per il controllo dei titoli di viaggio da parte dell'azienda.
Il treno resterà fermo lì per tutta la notte. Dopo continue proteste sfociate a volte in atti di protesta (ma mai di deliberata violenza), viene chiamata la polizia e la situazione si calma. Verso le 10 siamo informati della partenza di tre pullman (50 persone ciascuno) diretti a Napoli. Portano con sé quindi circa un 50% delle persone presenti alla stazione.
Noi altri siamo stati invitati a tornare a casa con mezzi propri oppure a dormire nel treno fermo ed ad aspettare il giorno seguente., chiaramente una indicibile vergogna e una violazione palese dei nostri diritti.
Personalmente sono restato alla stazione fino alle 23, ora in cui, trovati casualmente vecchi amici, vengo invitato a casa di una ragazza che abitava nella zona.


Ringraziamo Mirco per la testimonianza,
lo Staff

Questa è la Denuncia di Carmine

Il giorno 01/05/2008 alle ore 11.00 ero alla stazione di Napoli centrale, in possesso di un biglietto valido per la tratta Napoli-Roma (costo: 10,50 €), che ho regolarmente obliterato prima della partenza, e che ho ancora con me. Il primo treno regionale, quello delle ore 12:30, è rimasto fermo in stazione e ci è stato consigliato di prendere un secondo treno regionale, che effettuava lo stesso percorso Napoli-Roma ma che sarebbe partito alle 14:30. Il controllo dei biglietti è stato effettuato da parte delle Forze di Polizia in collaborazione con il personale di Trenitalia in quel momento, cioè prima di salire sul secondo treno regionale. Alle ore 15 circa parte finalmente il treno
, giunge alla stazione di Aversa mezzora dopo e lì si ferma.
Dalle ore 15:30 alle ore 21:30 circa, quindi per ben 6 ore, persiste questa situazione. Nessuna spiegazione mi è stata data sul fermo da parte del personale delle Ferrovie, di Trenitalia o chi altri. Verso le 21:20 sono salito su uno degli autobus privati che erano giunti nel cortile della stazione, ma questi andavano verso Napoli, invece che verso Roma.
Il diritto di andare a Roma, per cui ho regolarmente pagato, mi è stato negato, e perlopiù nessuna informazione o tipo di assistenza è stata fornita da Trenitalia, o chi per essa rappresenta l'amministrazione delle Ferrovie dello Stato.
Intendo denunciare ecc ecc ecc.


Ringraziamo Carmine per il prezioso aiuto, Lo Staff

Ulteriori precisazioni

Ciò che sconcerta maggiormente, è la assoluta mancanza di vergogna, da parte delle Ferrovie dello Stato, per ciò che è successo il Primo Maggio del 2008.
Centinaia di persone sono state lasciate per ben DIECI ore ferme in una stazione senza dare spiegazioni plausibili e senza dare un'adeguata informazione, ai viaggiatori, circa gli inumani disagi che hanno subito ad Aversa.
L'iniziativa "No-ticket, no party", ancorchè discutibile nel titolo deliberatamente provocatorio, preso addirittura da un corpo pubblico, è stata solo una immane violazione dei diritti costituzionalmente tutelati.
Come è purtroppo costume tipicamente italiano, a causa di pochi che erano sprovvisti di biglietto, la stragrande maggioranza, ripeto, la stragrande maggioranza dei viaggiatori non ha potuto viaggiare.
Ci tengo inoltre a sottolineare che, nella stazione di Aversa, non è stato effettuato alcun controllo dei biglietti.
Fa rabbia, infine, vedere come le Ferrovie dello Stato riportino notizie palesemente false per chiunque fosse presente lì il Primo Maggio.

NO TICKET - NO PARTI? Ho il ticket e sono ad Aversa!

Vi dico la verità, ieri mattina, quando ho letto su Virgilio News l'agenzia ASCA che celebrava la buona riuscita della campagna “No ticket – no parti” promossa da Ferrovie dello Stato, mi è scappata una risata.
Chissà chi è quel zelante funzionario delle Ferrovie che ha voluto applicare questa campagna con tanto rigore da non permettere nemmeno il “si ticket – si parti”.
Trenitalia si è presa gioco di centinaia di persone che hanno pagato un regolare biglietto, non garantendo nemmeno la più minima assistenza. Siamo stati sei ore in attesa di un fantomatico ordine, in attesa di un fantomatico “capo” che avrebbe dovuto dare il via libera alla partenza del treno.
Per intervalli di mezz’ora siamo stati illusi dalla possibilità di ripartenza del regionale 1898.
Inutili sono stati gli sforzi di un dipendente delle Ferrovie che ha più volte proposto di far scendere tutte le persone dal treno per poi far risalire solo i passeggeri con regolare titolo di viaggio.
Inutili sono state le richieste di avere una bottiglina d’acqua o qualcosa da mangiare. Il bar della stazione quel giorno avrà contato incassi storici.
Devo smentire l’agenzia dell’ASCA che parla di centinaia di persone sui binari, ne ho contate a stento una trentina. Inoltre, vorrei aggiungere, che alcune persone sui binari avevano il biglietto, ed erano lì per protestare contro l’assurda decisione di Trenitalia.
Ed inoltre smentisco categoricamente che la stazione di Aversa sia stata “occupata”. La stazione di Aversa è stata consegnata ad un gruppo di persone stanche ed esaurite che volevano solamente andare a Roma oppure rientrare a Napoli.
Altra questione: le identificazioni. In tarda serata numerose persone si sono dirette nell’ufficio della Polizia per proporre una denuncia collettiva. Tutte queste persone hanno lasciato i dati dei loro documenti d’identità. Spero che non siano questi i segnalati.
D'altronde dobbiamo anche sperare che gli identificati non siano le persone che hanno chiesto il rimborso.
A questo punto io vorrei delle scuse, ma soprattutto una risposta.
Vorrei sapere perché le Ferrovie dello Stato si sono dimenticate di noi. Vorrei sapere chi è il responsabile di tutto questo.
A queste domande, forse, non ci sarà mai una risposta, forse tutto ciò si trasformerà in uno di quei strani fatti che accadono nel nostro paese, dove gli innocenti diventano colpevoli ed i colpevoli dei martiri.
La chiarezza è una necessità. Il nuovo corso di FS non può cominciare con questo scandalo.
Va aggiunto che le denuncie non sono solo per i fantomatici “occupanti”, anche le Ferrovie dello Stato sono state denunciate.

FS: HA FUNZIONATO CAMPAGNA 'NO TICKET-NO PARTI' PER CONCERTO 1 MAGGIO

(ASCA) - Roma, 2 mag - Ha ottenuto ottimi risultati la campagna ''no ticket - no parti'' promossa da Ferrovie dello Stato in occasione del Concerto Romano del Primo Maggio, in coerenza con l'atteggiamento di massimo rigore che il nuovo corso di FS sta tenendo nei confronti di tutti coloro che, a vario titolo, pretendono di viaggiare in treno gratis, cercando di sfruttare la forza dei grandi numeri e delle manifestazioni di massa. I danneggiamenti rispetto all'anno scorso - informa una nota - si sono ridotti dell'85%, tutti i passeggeri hanno viaggiato muniti di biglietto. In tutta Italia, sono stati oltre mille i casi di persone allontanate dalla Polfer perche' pretendevano di viaggiare gratis. Altre 750 hanno invece comprato il ticket a bordo, regolarizzando la loro situazione. Nella giornata di ieri, la reazione alla fermezza di FS ha determinato l'occupazione dei binari nella stazione di Aversa da parte di un centinaio di manifestanti, intenzionati a viaggiare senza biglietto. Alcuni di questi sono stati identificati dalla Polizia Ferroviaria e contro di essi le Ferrovie dello Stato sporgeranno denuncia. L'interruzione di circolazione ha infatti reso necessario predisporre percorsi alternativi per oltre 16 treni, causando disagi e ritardi a piu' di 6000 viaggiatori. Nella stazione di Napoli Centrale e' stata attivata una task force di assistenza per garantire un dettagliato servizio di informazione ai clienti.

Tratto da: http://notizie.alice.it/notizie/altro/2008/05_maggio/02/fs%20%20ha%20funzionato%20campagna%20%20no%20ticket-no%20parti%20%20per%20concerto%201%20maggio,14707353.html

L'odissea del Primo Maggio

Il Primo Maggio, la festa dei lavoratori di tutto il mondo, quest'anno non è stato celebrato da migliaia di ragazzi del Sud Italia.
Questa è l'odissea di lesione dei diritti, disfunzioni di tutti i tipi, 'scarica barile' e sequestro in fatto che hanno subito i cittadini-viaggiatori.
Mi reco alle 14.00 in punto alla stazione centrale di Napoli, e assieme al mio migliore amico e alla sua compagna acquisto un regolare biglietto per il treno regionale diretto a Roma (costo di euro 31,50 totale).
Prima di potere salire sul treno, viene controllato il biglietto a ciascun viaggiatore, come, del resto, era stato specificato in un comunicato pubblico delle Ferrovie dello Stato (insomma tutti noi eravamo a conoscenza che, quest'anno, non era possibile viaggiare senza biglietto).
Dopo quindi il controllo effettuato, addirittura, della Polizia Ferroviaria, saliamo sul treno.
La condizione pessima del treno stesso, consueta nel farraginoso sistema di trasporti italiano, si presenta addirittura acuita in peggio dalla calca, dal caldo, dall'afa e dalla mancanza di posti per ciascun passeggiero.
Il mezzo, dulcis in fundo, il cui orario di partenza era fissato per le 14.30, parte con tre quarti d'ora di ritardo.
Arrivati a questo punto, si potrebbe pensare che questo rientra nel novero delle tipiche disfunzioni delle F.S., o perlomeno dei treni per "pezzenti" (invito a vedere le condizioni dei treni dell'alta velocità: lì sono assenti afa e disfunzioni).
Invece, e senza che nessuno immaginasse tanto, la vera ignobile lesione dei diritti di noi Cittadini era in procinto di arrivare.
Siamo stai, infatti, bloccati alla stazione di Aversa.
Ripeto, siamo stati tenuti in ostaggio alla stazione di Aversa dalle 15.30 alle 20.00 (orario in cui io e i miei due amici siamo andati via con mezzi nostri).
Non ci sono adeguate parole per potere descrivere ciò che è successo, ma per dovere di cronaca cerco di dare un resoconto delle motivazioni che hanno indotto i ferrovieri a fermarci.
La prima, forse più attaccabile, era quella secondo la quale molti erano sprovvisti di biglietto. Questa, come ho detto, era la motivazione meno forte, in quanto tutti i dipendenti delle F.S. sapevano che il 90% dei ragazzi e dei passaggeri aveva il biglietto, dopo che -tralaltro- un primo controllo era stato già effettuato a Napoli (cioè nella stazione precedente).
Inoltre, anche se qualcuno fosse stato sprovvisto di tagliando, questo NON implica che quelli che il tagliando l'hanno fatto non devono viaggiare in alcun modo (questa è logica, prima di essere Diritto Costituzionale): semmai deve scattare il controllo (mai effettuato ad Aversa) e l'eventuale punizione dei trasgressori.
Testimonianza del fatto che molti avevano il biglietto sono il numero altissimo di denuncie fatte in loco (più quelle che fioccheranno in questi giorni), al drappello della Polfer.
Seconda motivazione addotta dalle F.S., di fatto inattaccabile perchè inesistente sotto il profilo logico e concreto, è stata questa (come si legge dalla denuncia che ho fatto): .
Ovviamente tutto ciò non ha senso.
Da Cittadino denuncio una lesione gravissima dei miei diritti di Cittadino stesso, Costituzionalmente tutelati e calpestati senza motivo il giorno del Primo Maggio 2008.
Di sicuro la bieca decisione di lascarci fermi è stata presa in qualche sede amministrativa, e purtroppo, come io credo, non verranno mai fuori i responsabili: è questo il consueto uso "all'italiana" dello scarica barile, della non-assunzione di responsabilità alcuna.
Lascia letteralmente basiti, poi, il fatto che molti di questi amministratori siano convinti che i cittadini siano del tutto sprovvisti di senso critico, cultura, logica e capacità di comprendere le reali motivazioni di un tale ignobile gesto: piuttosto cerchino di capire che non possono ledere diritti e dignità come se questi non avessero peso.
Non ci hanno voluti fare arrivare a Roma, e non basta vergogna per connatore questo stato di cose.




Adriano Cozzolino